Il sindaco Alan Fabbri (a sinistra) e il prefetto Michele Campanaro
di Andrea Profili
A partire dall’inizio dell’anno scolastico 2019/20, cinque scuole secondarie di Ferrara di primo e secondo grado saranno dotate di un sistema di videosorveglianza delle zone d’ingresso ed esterne, per il contrasto dello spaccio di droga tra i più giovani: si tratta degli istituti superiori Copernico-Carpeggiani, del complesso Bachelet-Roiti, dell’Ipsia-Carducci e delle scuole medie De Pisis e Bonati.
Queste attività rientrano nel progetto “Scuole sicure 2019/2020”, utilizzando risorse del Fondo per la sicurezza urbana del Ministero dell’Interno, per un importo complessivo di 51.557 euro.
Verranno dunque installate cinque particolari telecamere, interfacciate e connesse direttamente con le forze dell’ordine, che saranno parte di un progetto che prevederà controlli all’esterno delle scuole, anche da parte delle unità cinofile, tavoli tecnici dei servizi di controllo e la realizzazione di report periodici.
“Ringrazio la Prefettura, la Questura e tutto il coordinamento delle forze dell’ordine per tutto quello che è stato fatto e si farà per questo progetto, anche a nome dell’Amministrazione comunale precedente – commenta il sindaco Alan Fabbri -. ‘Scuole sicure’ merita un focus particolare perché si lega a un tema delicato come quello dello spaccio di droga tra i più giovani. Anche per questo, stiamo lavorando per presentare nei prossimi mesi un nuovo Patto Sicurezza per Ferrara con la polizia locale, che vedrà un cambiamento nella dirigenza dei vigili urbani, oltre che al nuovo comando nell’ex Palaspecchi.”
Fabbri, inoltre, si concede una piccola digressione in merito alla polemica sullo spostamento della Biblioteca dal nuovo complesso delle Corti di Medoro, aggiungendo che “sicurezza e cultura sono due pilastri importanti della nostra città, ma entrambi devono stare nel proprio spazio dedicato: quel luogo è destinato al comando dei vigili urbani. La cultura risiederà nel luogo a essa dedicata.”
“La scelta di questi cinque istituti non è dovuta a particolari casi di criminalità – sottolinea il prefetto Michele Campanaro – bensì al numero degli studenti che la frequentano. Non intendiamo assolutamente etichettare nessuna scuola in modo negativo. Anzi, questo progetto è realizzato in collaborazione con gli istituti. I dati della criminalità a Ferrara nel primo semestre del 2019 sono confortanti: possiamo notare un calo del 10,63% dei delitti, -18,62% per furti e rapine, mentre purtroppo l’unico dato in aumento è proprio quello dello spaccio degli stupefacenti, con un +10,87%. Per questo era necessario continuare con il progetto delle scuole già avviato lo scorso anno, con il contributo per il 2019/2020 del Ministero dell’Interno.”
“Si tratta di un’attività positiva perché rinnova l’attenzione verso i giovani – aggiunge il questore Giancarlo Pallini – con la creazione di un’attività sinergica tra tutte le forze dell’ordine, con un’espansione del progetto avviato lo scorso anno. Il nostro obiettivo è di arrivare a una copertura totale delle scuole, ma anche degli altri luoghi sensibili per i giovani, come la stazione e le principali fermate dei bus”.
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