Politica
30 Luglio 2019
Le sfide dell'amministrazione fino al 2024: dalla mobilità alla revisione dei criteri d'accesso all'edilizia residenziale pubblica

Fabbri indica dodici punti per disegnare la Ferrara del futuro

di Redazione | 3 min

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Dodici punti per lanciare Ferrara nel futuro. Dodici sfide strategiche individuate da Alan Fabbri, che ha aperto la seduta del Consiglio Comunale – dopo il minuto di silenzio in memoria di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma – togliendo i veli sulle sfide che attendono l’amministrazione fino al 2024.

A partire dal lavoro, tematica che secondo Fabbri necessita di “un nuovo Patto per il Lavoro che coinvolgerà tutte le istituzioni”, ma anche il completamento di alcune vie strategiche come “la Ferrara-Mare, la terza corsia sull’A13 e la Cispadana”. La finalità della nuova giunta è anche quella di “incentivare l’imprenditoria giovanile, soprattutto nel settore agroalimentare, accedendo a risorse statali ed europee”, da ricercare mediante il “supporto operativo della Camera di Commercio”.

Vero e proprio cavallo di battaglia, la sicurezza verrà garantita da “un corpo di polizia locale potenziato”, e dal ruolo centrale che assumerà “il patto per Ferrara Sicura”. Al vaglio c’è anche “la stipula di ulteriori patti con il ministero dell’Interno, per potenziare i sistemi di controllo destinati alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti”. “La manutenzione ordinaria deve essere reintrodotta – prosegue Fabbri -, e presso i due varchi autostradali dovranno essere previsti parcheggi scambiatori da integrare con sistemi di mobilità collettiva e trasporto pubblico locale, rete che verrà potenziata collegando fra loro i quartieri e le località del territorio”.

Novità annunciate anche per le abitazioni popolari: “Per l’accesso al patrimonio abitativo pubblico introdurremo il principio di residenzialità storica. A questo aggiungeremo, per l’accesso agli alloggi Acer, il principio dell’impossidenza chiedendo ai cittadini stranieri di dimostrare in modo documentato l’assenza di immobili ubicati in Italia o all’estero”. Altresì “sosterremo tramite appositi voucher la fruizione di tutti i servi rivolti all’infanzia” aggiunge il primo cittadino, giusto prima di evidenziare la “revisione del sistema dei rifiuti” e che “attiveremo tutti i possibili strumenti per avere in organico in Comune almeno 100 giovani entro il 2024”.

Fra i bisogni della città c’è quella di “sviluppare una riflessione strategica sul comparto turistico e promozionale, e in quest’ottica si inerisce il restauro di almeno un chilometro di mura all’anno, la promozione del Palio a livello internazionale e la candidatura di Ferrara a capitale italiana della cultura”. Altro cavallo di battaglia che viene inserito nelle linee strategiche è l’incentivazione “dell’avvio di percorsi di formazione superiore e universitaria dedicati all’agricoltura”, ma Fabbri strizza l’occhio anche allo sport che prima di tutto vedrà “un censimento degli impianti sportivi e la messa in atto di un programma di messa in sicurezza, riqualificazione e potenziamento delle strutture”.

E se un’altra grande ambizione è quella di far diventare l’ex Sant’Anna di corso Giovecca “un punto di riferimento per i servizi socio-sanitari accessibili a tutti”, la giunta di centrodestra si ripromette di “abbattere la burocrazia e rivedere le modalità di gestione dei tributi comunali, abbattendo progressivamente l’imposta comunale sulla pubblicità e la tassa sui passi carrabili”. Tutto questo nei prossimi cinque anni, anche se in realtà l’orizzonte è fissato al “Piano Stretegico Ferrara 2040”. “Sogno che la progettazione del futuro possa essere condivisa da tutte le forze della città, a partire dalle forze politiche che oggi siedono su questi banchi, nessuna esclusa” conclude il sindaco. 

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