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(foto di Alessandro Castaldi)
Virtuosa del suo strumento. Lo si dice spesso per definire una musicista di grande talento. Ma quando questa musicista – usiamo il pronome femminile anche se si definisce genderqueer, ovvero non si riconosce nell’identità di genere tanto da parlare di sé come ‘they‘ – suona talmente tanti strumenti da arrivare in doppia cifra, è difficile arrivare a una definizione univoca.
È il caso di Tash Sultana, la giovane cantautrice e polistrumentista australiana che ha fatto calare il sipario sulla 24esima edizione di Ferrara Sotto le Stelle con un concerto vissuto dagli oltre 3mila fan in piazza Castello come un trip musicale. E non perché il talento di Melbourne ha un passato segnato dalla tossicodipendenza, ma perché è uscita dalla psicosi senza perdere quel pizzico di sana follia che l’ha trasformata da ragazza problematica a essere segnalata nella lista tra i 100 artisti più interessanti del 2018.
La ‘sultana’ – di nome e di fatto – del rock psichedelico è da sola sul palco ma sembra che ad accompagnarla ci sia una band di almeno dieci elementi. La cantante di appena 24 anni saltella a piedi nudi come un canguretto instancabile mentre imbraccia la chitarra, poi prende le bacchette delle percussioni, poi passa alla tromba, poi tira fuori un flauto di Pan…
Bastano un tappeto etnico, un arcobaleno al neon e una loop station per dare sfogo a tutta la creatività di Tash Sultana che si sbizzarrisce in una raffica di evoluzioni strumentali su Seed, Big Smoke, Mystik, Free Mind e Synergy, in un climax crescente che esplode in Jungle, il pezzo che ha registrato nel suo salotto e che ha superato le 50 milioni di visualizzazioni su Youtube.
È stata proprio questa ‘giungla’, selezionata anche nella colonna sonora del famoso videogioco Fifa, a lanciarla al grande pubblico grazie all’Ep Notion che anticipa l’album di debutto Flow State, protagonista dell’unica data italiana della buskers australiana sotto le stelle estensi. Da quando ha iniziato a suonare per le strade di Melbourne, Tash ne ha fatta di strada che l’ha portata fino a Ferrara, dove lancia il suo messaggio: “Fanculo alle stronzate politiche, per volare liberi nel cielo serve solo la musica”. Detto fatto, Blackbird.
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