Attualità
20 Luglio 2019
Appello affinché vengano ridotte e semplificate le incombenze: “A Fabbri, ai sindaci e ai parlamentari ferraresi chiediamo una task force nei confronti del governo affinché intervenga rapidamente per superare gli ostacoli”

Carife. Il gruppo Azzerati: “Rimborso per gli azionisti sembra una chimera”

di Redazione | 3 min

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“Dopo quasi 4 anni, i risparmiatori sono nel pieno di un tornado, ed il pensiero diffuso è che l’indennizzo del 30% per i 28.000 azionisti Carife, che sembrava giunto ormai al traguardo, sia solo ancora una chimera, una ‘mission impossible’”.

È il grido d’aiuto lanciato dal gruppo Risparmiatori Azzerati di Carife, capeggiato dalla sempre attiva Katia Furegatti, a fronte della mole di incombenze documentali a cui gli azionisti sembrano dover sottostare per poter ottenere l’aiuto del Fondo di indennizzo per i risparmiatori. E chiedono aiuto anche al sindaco Alan Fabbri (che incontreranno lunedì pomeriggio), affinché possa mediare con il Governo ‘amico’ per semplificare le cose.

“L’indennizzo del 30% è stato da noi ritenuto un punto di partenza ed un compromesso accettabile per senso di responsabilità nei confronti delle persone in difficoltà che hanno perso i loro risparmi, ma era vincolato ad avere una procedura semplice, facilmente gestibile dal risparmiatore, senza dover per forza rivolgersi a professionisti e dover affrontare ulteriori spese, per ottenere l’indennizzo (le tariffe sono le più svariate, ci sono associazioni consumatori che chiedono il 10% dell’importo erogato, un vero business) – spiega il gruppo ferrarese -.  Tutto ciò non è stato mantenuto dal Governo che ha varato un decreto attuativo con procedure che sono un ulteriore costoso calvario per le famiglie”.

Un problema già segnalato da tempo, anche durante l’ultimo incontro tra le associaizoni e Bper, e che sembra ancora permanere. Fra le tante difficoltà e le incertezze, spiegano gli Azzerati, quelle più gigantesche sono rappresentate dalla documentazione richiesta dal primo decreto attuativo del
Fir “che per i contenuti e per la tipologia e la mole dei documenti richiesti, sembra più un decreto di impedimento all’accesso”; dalla firma autentica delle dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà “che i poveri  e vessati risparmiatori, la maggior parte anziani, dovrebbero fare
autenticare da un pubblico ufficiale mettendosi in coda agli uffici anagrafe dei Comuni”. Sul punto, come si ricorderà, anche Amici di Carife, dopo l’incontro con Bper, aveva lanciato una richiesta d’aiuto ai sindaci.

“Per quanto riguarda la documentazione – rilevano gli Azzerati -, è più che positiva la disponibilità offerta da Bper, che nei due recenti incontri con i rappresentanti delle associazioni dei risparmiatori e dei consumatori ha proposto una certificazione dei movimenti e dei dati dei singoli
dossier dei risparmiatori, in sostituzione dell’enorme mole di documenti richiesti per l’accesso all’indennizzo, molti dei quali introvabili in particolare per le azioni con data d’acquisto superiore
ai 10 anni, per i quali fra l’altro la banca non ha l’obbligo di archiviazione. La certificazione di Bper dunque sarebbe la soluzione ottimale, ma dobbiamo avere la certezza che sia accettata dalla Commissione di esperti, pagata profumatamente con i fondi del Fir, che dovrà vagliare ed erogare gli indennizzi”.

“Per quanto riguarda la firma autentica delle dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà, ad esempio quella reddituale – prosegue ancora il gruppo -,  ci chiediamo perché non sia possibile la stessa modalità già utilizzata dal Fondo Interbancario per il rimborso delle obbligazioni, ovvero una semplice autocertificazione, di cui per legge è responsabile penalmente l’interessato in caso di false dichiarazioni.  Se viene autorizzata l’autocertificazione non è necessaria la task force degli uffici anagrafe e nemmeno costringere 28.000 persone a fare la coda davanti agli sportelli. Quella che serve è la volontà politica, che ancora non abbiamo riscontrato, ed il buon senso”.

“Lunedì 22 luglio il sindaco di Ferrara, ha convocato i rappresentanti delle associazioni dei risparmiatori e dei consumatori, su richiesta delle stesse e queste sono le considerazioni e le proposte che rivolgeremo personalmente ad Alan Fabbri, che ha sempre dichiarato di sostenere e supportare gli azzerati”, anticipano gli Azzerati: “Al sindaco di Ferrara, a tutti i sindaci, a tutti i parlamentari ferraresi, chiediamo una task force nei confronti del governo affinché intervenga rapidamente per superare questi ostacoli, senza rinviare l’attivazione del percorso per la richiesta di rimborso. 28.000 famiglie hanno già sopportato ed aspettato troppo, non possono
aspettare un minuto di più”.

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