Bondeno
19 Luglio 2019
Il paese alle porte di Bondeno avrà un nuovo punto di ritrovo dedicato al 20 maggio 2012. Il sindaco Bergamini: "Vorremmo diventasse uno spazio di interscambio personale"

Scortichino: nel segno del sisma è nata una nuova piazza

di Redazione | 3 min

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Scortichino. A distanza di sette anni dai tragici eventi che caratterizzarono il sisma emiliano del 2012, insieme ai massimi vertici delle forze dell’ordine locali, alle associazioni di volontariato paesane e ai diversi attori sociali che contraddistinguono il paese alle porte di Bondeno, la popolazione scortichinese ha di fatto messo a battesimo un nuovo punto di incontro da cui iniziare per poter dare vita e rinvigorire i rapporti comunitari: piazza 20 maggio 2012.

“Inaugurare un’opera – ha esordito il primo cittadino di Bondeno, Fabio Bergamini – è sempre motivo di grande coinvolgimento emotivo per tutti, a maggior ragione per gli abitanti di Scortichino, che hanno partecipato attivamente alla progettazione di questo luogo importante. Vorremmo che tutto ciò diventasse in futuro uno spazio versatile, che sia di ritrovo, di vita e soprattutto di interscambio personale e anche per questo motivo, abbiamo voluto legare il nome di questa nuova piazza a una data che abbiamo affrontato tutti insieme, capace di segnare un passaggio cruciale nelle nostre vite”.

All’epoca del sisma, il primo cittadino matildeo era Alan Fabbri che, intervenuto nel corso della cerimonia inaugurale a cui hanno preso presenziato anche gli esponenti del Partito Democratico Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, ha parlato della forza di volontà che ha caratterizzato la popolazione in quei giorni di dolore: “Da quel momento, che ha lasciato ricordi indelebili, abbiamo lavorato molto. Questo paese, che è stato proprio sede del terremoto, ha una comunità importante. Stiamo parlando di un evento drammatico che ha coinvolto tante persone. Credo che la cosa più bella di stasera sia ascoltare le voci dei bambini che giocano e danno felicità a tutti noi, in questo momento importante”.

Insieme a Enrico Cocchi, direttore dell’agenzia regionale per la ricostruzione, Stefano Isler, ingegnere responsabile regionale del servizio per la gestione tecnica degli interventi di ricostruzione e Matteo Cocchi, architetto progettista e direttore dei lavori, anche l’Assessore Regionale per la Ricostruzione post-sisma Palma Costi ha poi espresso tutta la sua soddisfazione per un’opera interamente finanziata con fondi regionali: “Nei mesi successivi al terremoto ci eravamo detti che bisognava assolutamente rimanere nei posti in cui si viveva per iniziare a ricostruire immediatamente e oggi stiamo calpestando l’esempio che conferma come da noi sia ben visibile vedere il modo in cui vengono investiti i soldi a nostra disposizione”.

“Questa sera – ha concluso la Costi, a proposito di una piazza che potrà vantare anche un’illuminazione a led e una quinta scenica su cui poter proiettare film – abbiamo davanti ai nostri occhi la dimostrazione degli sforzi che sono stati fatti. Noi, sia romagnoli che emiliani, siamo delle grandi comunità e popolazioni. Abbiamo pianto poco, ci siam tirati su le maniche e abbiamo tirato tutti insieme verso una ricostruzione fatta in maniera antisismica, con strutture molto più sicure rispetto a prima, che ci hanno dato una terra più bella e unita”.

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