Economia e Lavoro
18 Luglio 2019
Menzione per il messicano Chessani alla rassegna che chiude la scuola di alta formazione organizzata da LyondellBasell

L’International Moplen School si chiude con il Foschini a Loris Minori

di Redazione | 3 min

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Si è svolta a Palazzo Roverella la 27esima edizione del premio Foschini, evento che chiude ufficialmente l’International Moplen School, la scuola internazionale di alta formazione organizzata dal sito di Ferrara di LyondellBasell, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.

Il premio Foschini viene assegnato annualmente alla miglior tesi presentata tra gli studenti della Moplen School: l’edizione del 2019 va a Loris Minori, che si è contraddistinto con il lavoro di caratterizzazione strutturale e fisico-meccanica di copolimeri eterofasici da catalizzatori Ziegler-Natta non ftalati (Structural and physical-mechanical characterization of heterophasic copolymers from non-phthalate Ziegler-Natta catalysts).

Nel suo lavoro Loris, in collaborazione con i suoi tutor accademici e industriali, ha ottenuto importati risultati, contribuendo alla selezione dei polimeri da valutare e dimostrando padronanza di tecniche analitiche complesse, comprensione delle metodologie di caratterizzazione e un approccio critico e costruttivo all’elaborazione dei dati sperimentali. Il confronto delle prestazioni dei nuovi catalizzatori e l’identificazione di relazioni fra struttura e proprietà del polimero permetteranno di orientare in modo efficiente e costruttivo le prossime attività di ricerca.

Una menzione speciale è stata inoltre dedicata a Carlos Eduardo Pérez Chessani, ingegnere di processo della Joint Venture Indelpro (Messico) per la sua tesi: Test di Sviluppo processo e attività degli impianti pilota (Pilot Plant Operation and Process Development Tests).

“Il Premio Foschini vive da 27 anni in quanto poggia le basi su due pilastri fondamentali: la tradizione e l’innovazione”, ha dichiarato Antonio Mazzucco, direttore del Centro Ricerche Giulio Natta di Ferrara di LyondellBasell. “Il premio è stato inaugurato nel 1992 con l’obiettivo di creare un ponte tra mondo accademico e l’industria: nel corso di questi anni ha conservato questa caratteristica senza ristagnare, ma continuano rinnovarsi, mantenendo grande attualità attraverso una costante evoluzione delle tematiche reali legate al mondo industriale.”

Un rinnovamento continuo che quest’anno ha coinvolto anche il processo di selezione degli studenti della Moplen School: per la prima volta, sono stati inclusi studenti laureandi magistrali delle facoltà di ingegneria chimica, chimica e chimica industriale. I dieci studenti sono stati accuratamente selezionati da diversi Atenei italiani – Salerno, Napoli, Bologna, Roma, Ferrara – e da realtà di tutto il mondo – Corea, Messico, Giappone, Argentina e Spagna.

I ragazzi laureandi hanno utilizzato il percorso per la preparazione della loro tesi magistrale mentre l’azienda ha offerto un tutoraggio industriale per tutto il percorso formativo della Moplen School, della durata di sei mesi. Le tesi realizzate dagli studenti durante il percorso formativo dell’International Moplen School e presentate per il Premio Foschini si basano su progetti reali di business che spesso trovano applicazione concreta all’interno del sito di Ferrara, in particolare nel Centro Ricerche Giulio Natta.

Un impegno considerevole per il sito di Ferrara che, nel percorso di formazione e di elaborazione delle le tesi, ha coinvolto circa 20 tutor, tra ricercatori e manager aziendali.

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