Una decisione gravissima perché presa sull’onda emotiva, e quindi soggettiva, che nulla ha a che fare con la sfera politica. È in questi termini che la consigliera comunale Pd Ilaria Baraldi incanala le minacce del vicesindaco Nicola ‘Naomo’ Lodi nei confronti del centro sociale La Resistenza, a cui negherebbe i contributi comunali dopo aver visto un attivista suonare la chitarra in mezzo alla movida di piazza Verdi.
Una vicenda su cui la consigliera dem vuole vederci chiaro attraverso un’interrogazione presentata al sindaco Alan Fabbri e al presidente del consiglio comunale Lorenzo Poltronieri
“Come si apprende da Estense.com, il vicesindaco Lodi avrebbe dichiarato di voler sospendere i contributi al centro sociale La Resistenza durante una singolare azione di ‘contrasto’ alla movida nella rinnovata piazza. Una dichiarazione che sarebbe scaturita dal solo fatto di aver individuato, a detta del vicesindaco, persone non meglio identificate de La Resistenza che si trovavano, come decine di altre persone, nella piazza”.
“Nonostante il sig. Lodi ci abbia da tempo abituati a modalità originali, una piazza non è evidentemente un luogo istituzionalmente preposto per prendere decisioni di carattere politico e meno che mai da parte di un amministratore con il ruolo di vicesindaco – evidenzia Baraldi – ma, al contrario, la decisione di concedere o meno contributi ha come luogo fisico precipuo il Municipio e come spazio politico pertinente la Giunta, ove non si tratti di materia di carattere consiliare”.
“Qualora vere, le dichiarazioni del vicesindaco sarebbero gravissime perché esplicitate sulla base di una reazione emotiva e quindi soggettiva che nulla attiene alla necessaria trasparenza e oggettività che sono caratteristiche doverose ed esigibili di qualsiasi scelta e conseguente decisione amministrativa” ribadisce la consigliera Pd che interroga sindaco e presidente del consiglio per sapere “se i fatti riportati corrispondano al vero” e soprattutto “in quali sedi e con quali criteri intendano procedere d’ora in avanti per assumere decisioni di carattere amministrativo che coinvolgono l’intera collettività dei cittadini”.
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