Morti sul lavoro, Ferrara tra le province più sicure dell’Emilia-Romagna
Nella fotografia degli infortuni mortali sul lavoro in Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2025, Ferrara si distingue come una delle realtà più virtuose
Nella fotografia degli infortuni mortali sul lavoro in Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2025, Ferrara si distingue come una delle realtà più virtuose
I problemi che oggi affliggono la sanità ferrarese non nascono certo con l’attuale amministrazione di centrodestra. Affondano invece le radici in scelte politiche compiute negli anni dai governi di centrosinistra. L’esempio più emblematico è quello dell’Ospedale di Cona
L’interrogazione sulla tempistica di fine lavori all’accesso Nord-Ovest di Ferrara arriva in Consiglio comunale e riaccende l’attenzione sul cantiere
Per celebrare i trent’anni del riconoscimento Unesco, proprio nel giorno in cui - nel 1995 - è avvenuta l’iscrizione di Ferrara come città del rinascimento sulla lista del patrimonio mondiale dell'umanità, l’attore ha dato vita ai versi dell’Ariosto dal balcone della Sala dell’Arengo del Palazzo Ducale
"In questi giorni appare evidente come l'Europa sia sempre più stretta nella morsa ostile di Stati Uniti e Russia che preferirebbero un mosaico di staterelli insignificanti a una vera Unione continentale"
di Simone Pesci
Il sentiero percorso insieme da La Città che Vogliamo e da Coalizione Civica non si è di certo interrotto dopo il secondo turno delle elezioni, che hanno decretato l’entrata di Roberta Fusari in Comune come consigliere all’opposizione. Anzi, se possibile si allunga ancor di più. Pochi giorni dopo il 9 giugno, i due movimenti si erano già incontrati, manifestando una volontà ribadita a Factory Grisù lunedì sera.
“Lavorare di volta in volta sulle questioni dentro e fuori dal consiglio comunale”, è l’intento comune, come riferisce David Cambioli. La Città che Vogliamo e Coalizione Civica, insomma, continueranno a marciare insieme su due livelli contemporaneamente: sia dentro che fuori dai palazzi della politica cercando di avere una visione larga su qualsiasi problematica, come spiega Luca Lanzoni: “Un gruppo lavorerà su cose tangibili, l’altro a livello istituzionale per creare, si spera, una rete Regionale”.
Dentro e fuori il consiglio comunale, per l’appunto, rafforzando la simbiosi fra i due gruppi, uno funzionale all’altra. Il ruolo de La Città che Vogliamo, infatti, sarebbe quello di un laboratorio aperto in cui praticare la partecipazione e la co-progettazione fra i cittadini, per sviluppare una visione strategia a lungo termine. Il partner Coalizione Civica si prefigge invece di diventare un riferimento politica per le attività pensate dai cittadini.
Nel cronoprogramma del progetto, ancora alle primissime fasi, il 2020 diventa quasi, dice Lanzoni, “un anno di transizione, per vedere se i meccanismi possano funzionare”. Se tutto andrà come auspicano gli esponenti dei due movimenti, il vero grande obiettivo sarà allora arrivare pronti al 2024. L’assemblea di lunedì sera c’è da giurare che non è stata affatto l’ultima.
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