Politica
13 Luglio 2019
Gli studenti: "Con l'educazione ed il rispetto questa piazza può essere vissuta tutta la notte". Il sindaco: "Problema creato dall'amministrazione precedente"

Piazza Verdi: gli studenti lanciano ‘l’after’. Fabbri: “Col Pd ordinanze più severe e attività distrutte”

di Ruggero Veronese | 3 min

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Il fotomontaggio pubblicato dagli organizzatori di ‘Unife fa after in piazza Verdi’ per promuovere l’evento

Il mondo universitario risponde allo ‘sgombero’ di mercoledì notte e organizza un “after” in piazza Verdi, annunciato per mercoledì prossimo. E il sindaco Alan Fabbri reagisce a sua volta all’iniziativa e pubblica un lungo post in cui descrive la propria visione di movida studentesca e ripercorre alcune delle passate ordinanze contro la vendita di alcolici in centro, emesse anche dall’amministrazione Tagliani. È un dibattito decisamente serrato quello nato dopo l’intervento del Comune in piazza Verdi, che ha diviso la città in due correnti di pensiero: da un lato chi teme che il rigore contro la vita notturna finisca per penalizzare una città universitaria come Ferrara, dall’altro chi invoca la buona educazione e il rispetto della quiete e invita i ragazzi a trovare altri posti, possibilmente lontani dalle zone abitate, per trascorrere le ore notturne.

Chi sostiene la prima visione, probabilmente sarà interessato all’evento ‘Unife fa after in piazza Verdi‘, che nel giro di una mattinata ha raccolto un centinaio di adesioni sicure e circa 330 persone interessate. “A seguito della minaccia da parte del vicesindaco Nicola Naomo Lodi di chiudere Piazza Verdi – scrivono gli organizzatori – noi studenti dimostreremo mercoledì 17 luglio che con l’educazione ed il rispetto questa piazza può essere vissuta tutta la notte! Bomboloni e paste fino a mattina”. L’immagine che accompagna il lancio dell’evento (un fotomontaggio di piazza Verdi occupata da quattro carri armati) rende l’idea di come i promotori giudicano la nuova linea politica del Comune.

A prendere posizione contro questa iniziativa è proprio il sindaco Alan Fabbri, che loda l’intervento di mercoledì scorso del vicesindaco Nicola Lodi e dell’assessore Fornasini mettendolo in contrapposizione all’approccio della precedente giunta targata Pd: “Sono scesi in piazza Verdi fino alle 4 del mattino per esporre un problema ai ragazzi, per incontrare i residenti che hanno già inviato i loro esposti, e per cercare insieme una soluzione. Che io ricordi non esistono precedenti di questo tipo in tutti questi anni di attività del Partito Democratico ferrarese, abituato ad imporre le proprie scelte ai cittadini dal retro di una scrivania senza ascoltare mai nessuno. Né studenti, né locali, né residenti. Ricordo addirittura le scelte del 2008 o del 2011 della Giunta Tagliani, che distrussero completamente le attività commerciali di Carlo Mayr proibendo la vendita di alcolici in tutto il perimetro del centro storico, il mercoledì sera dalle 21.30, con multe fino a 500 euro. Gli stessi che oggi parlano di fascismo e di età del proibizionismo”.

Fabbri se la prende – pur senza citarli direttamente – con gli “ex-candidati a sindaco, ex-assessori, ex-amministratori e consiglieri comunali del Partito Democratico” che parteciperanno all’after in piazza Verdi affermando che “oggi mi sembra assurdo, ridicolo e ipocrita osservarli organizzare e manifestare pubblicamente la volontà di partecipare ad un evento dal titolo “Unife fa after in Piazza Verdi”. Fare after significa continuare ad alimentare il problema fino alle 5/6 del mattino (e oltre se preso alla lettera), quando questa amministrazione sta cercando di fare tutto il possibile per evitare di chiudere la piazza. Dimostrano inoltre di non avere neppure una minima conoscenza del settore perchè anche 3/4 persone che parlano insieme superano la soglia dei decibel prevista dal regolamento”.

Fabbri conclude ringraziando “gli esercenti di via Carlo Mayr per questo percorso di collaborazione” e affermando che “l’Università costituisce un’enorme ricchezza per la nostra città, crediamo molto nelle scelte del Rettore che porteranno a Ferrara ben 2000 studenti. Ma non possiamo non intervenire subito sull’ennesimo problema creato dalla precedente amministrazione. Vogliamo evitare che la situazione degeneri ulteriormente e che vengano penalizzate attività e residenti. Sono convinto che presto riusciremo a trovare il giusto equilibrio tenendo conto che ‘la propria libertà finisce quando inizia quella degli altri'”.

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