Spal
12 Luglio 2019
Sia Fares che Petagna dovrebbero rimanere in biancoazzurro. Vagnati : “Via solo per offerte molto vantaggiose”

Mercato Spal, il ds fa il punto: “Abbiamo la necessità di far uscire qualche giocatore”

di Redazione | 3 min

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A margine della presentazione di Berisha, D’Alessandro e Igor, in casa Spal si è parlato tanto di calciomercato con il direttore sportivo Davide Vagnati che ha ricostruito il quadro delle ultime settimane e tracciato le linee guida che la società vuole seguire per rinforzare la rosa: “Non è facile dare delle tempistiche perché può succedere di tutto nel calcio. Abbiamo attualmente qualche uscita in corso come Lazzari alla Lazio, Vitale al Frosinone e Bellemo al Como. In generale ci vorrà della pazienza dato che abbiamo fatto già diverse operazioni in entrata, il mercato è lungo e dobbiamo stare attenti a gestire le nostre risorse. Abbiamo dimostrato che non ci siamo mai tirati indietro quando si è trattato di investire ed abbiamo già riscattato giocatori importanti e chi è arrivato lo ha fatto a titolo definitivo”.

C’è la volontà di trattenere gli altri pezzi pregiati della squadra: “L’augurio di tutti è che sia Petagna che Fares possano rimanere, la nostra intenzione è quella poi ovviamente ciò che può accadere nel mercato non lo posso sapere. Prenderemo però in considerazione solo offerte estremamente vantaggiose”.

L’analisi di Vagnati coinvolge poi diversi nomi si in uscita che in entrata: “Paloschi va ringraziato sempre per la grande professionalità dimostrata. Giustamente ha manifestato la voglia di avere più continuità e quindi prenderemo in considerazione eventuali offerte. Per Bonifazi abbiamo fatto il possibile, in questo momento non vedo spiragli di trattativa col Torino perché sta valutando la possibilità di venderlo a cifre superiori a quella che è la nostra forza. Vedremo come andrà a finire”.

E ancora: “Stepinski rispetta quelli che sono i nostri canoni, soprattutto per quanto riguarda l’età. In questo momento abbiamo la necessità di far uscire qualche giocatore perché siamo tanti, come ad esempio Esposito che andrà al Chievo. Va fatto un doveroso saluto a tutti coloro che ci lasceranno perché sono stati protagonisti in tante battaglie. Schiattarella è stato uno dei leader in questi anni fantastici ed ora ha un contratto in scadenza nel 2020. Come giusto che sia sta valutando qualcosa di diverso per il prolungamento della sua carriera. Ho letto il nome di Beghetto ma ora stiamo valutando altre situazioni, vediamo come andrà il mercato ma prima spazio alle uscite”.

Si entra poi nel dettaglio dell’affare Lazzari: “Con la Lazio sono state fatte due operazioni legate ma separate, Murgia è nostro e non ha opzioni o percentuali di rivendita in favore dei capitolini. Avevamo la necessità di fare una cessione importante e Lazzari è stato venduto a più di dieci milioni e Murgia non è stato comprato a più di cinque. Manuel non ha un valore quantificabile per me, lo avrei sempre voluto e fosse stato per noi avrebbe finito qui la carriera ma è giusto dare la possibilità a questo ragazzo di giocare in un grande club”.

Quest’anno si punterà sulla duttilità dei nuovi arrivi per ampliare le opportunità di gioco: “La salvezza è l’obiettivo primario, lo staff ha dimostrato di lavorare molto bene sul 3-5-2 ma non mi fossilizzerei troppo su questo. Prenderemo giocatori duttili in grado di dare alternative anche a partita in corso. Tatticamente dobbiamo proseguire sulla stessa strada pur restando consapevoli che ci sono anche tanti altri assetti tattici. Nella posizione di ‘regista’ abbiamo già tanti giocatori ed il mister è stato bravissimo nel ritagliare quel ruolo a Missiroli, così come Murgia e Valdifiori che hanno fatto bene. Non è una priorità in questo momento”.

Infine Vagnati spiega la scelta di non confermare Viviano in porta: “Lo posso solo ringraziare per ciò che ha fatto, poi vanno fatte delle scelte dal punto di vista tecnico, fisico ed economico. Abbiamo scelto di investire su un giocatore più giovane che ci permettesse di avere più sicurezza in un ruolo fondamentale come quello del portiere”.

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