Il piagnisteo femminista e il 25 Novembre
Fa piacere che almeno una volta all’anno ci si fermi a riflettere sulla condizione femminile senza considerarlo un “piagnisteo femminista”,
Fa piacere che almeno una volta all’anno ci si fermi a riflettere sulla condizione femminile senza considerarlo un “piagnisteo femminista”,
“Nella complessità della memoria collettiva italiana, emergono ancora oggi fenditure profonde che rivelano l'ombra di una storia nascosta o volutamente dimenticata"
Intervento di Paola Peruffo (FdI): "Ogni anno il 25 novembre ci costringe a guardare in faccia una verità scomoda: la violenza contro le donne non è un’emergenza, ma una condizione purtroppo radicata"
Domani, martedì 25 novembre, partirà da piazza Verdi alle ore 17.30 un corteo, che percorrerà le vie del centro per terminare in piazza Cattedrale. Lo hanno organizzato le attiviste di Ferrara Transfem
Meno 3,4% a parità di potere d'acquisto, a tanto ammonta la riduzione del salario medio in Italia rispetto al 1991. "La questione salariale" di Andrea Garnero e Roberto Mania affronta proprio questo tema
Un confronto con l’Associazione Residenti Gad sulle situazioni critiche del quartiere. E’ quello che si è svolto in mattinata tra i rappresentanti del sodalizio cittadino e il sindaco Alan Fabbri, il quale ha illustrato le soluzioni anti-degrado che l’Amministrazione, a breve, intende mettere in campo.
“Conosciamo a fondo le problematiche del Quartiere Giardino -spiega Fabbri – e abbiamo accolto con piacere la richiesta di un incontro da parte dei rappresentanti dell’associazione, da tempo attiva sul territorio. La riqualificazione di quest’area della città o, per meglio dire, la sua rinascita, perchè è questo il nostro vero obiettivo, sono tra i punti principali del nostro programma di mandato e come abbiamo spiegato in campagna elettorale si tratta di una riqualificazione che dovrà comprendere più aspetti”.
Al primo posto c’è “la questione della sicurezza, da rafforzare attraverso maggiori controlli e una presenza costante delle forze dell’ordine – spiega ancora il sindaco – ma per cambiare faccia al quartiere servono anche altri interventi strutturali, a partire da una riqualificazione urbanistica fino ad arrivare a politiche di rilancio economico che incentivino la nascita e la permanenza nell’area di realtà commerciali e artigianali capaci di restituire al quartiere una identità e una vivibilità perduta da tempo”.
L’incontro di oggi “sarà solo il primo di una serie di incontri e confronti che vogliamo organizzare con i residenti per intervenire finalmente in modo efficace e partecipato su una questione centrale e troppo a lungo sottovalutata”.
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