Portomaggiore
8 Luglio 2019
Sul posto Arma e 118. Dopo un’ora il cuore riprende a battere. Ora è in ospedale in condizioni disperate

Ragazzino si tuffa dal pontile e non riemerge. Portato a riva da un bagnante

di Redazione | 2 min

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(Foto d’archivio)

Gambulaga. Erano le 10.50 di ieri mattina (domenica 7 luglio) quando a Gambulaga, da un pontile all’interno dell’agriturismo Due Laghi, un ragazzino di 13 anni si è tuffato in acqua. Gli amici hanno visto che il giovane non riemergeva. A quel punto un bagnante si è tuffato e l’ha trovato ormai privo di sensi. Il 13enne sembra fosse rimasto impigliato in alcune piante lacustri o avesse sbattuto la testa. Una volta a riva gli amici hanno notato un taglio sul capo.

L’uomo è riuscito con non poche difficoltà a riportarlo a riva. Sul posto si sono portati immediatamente gli uomini del 118 e del nucleo radiomobile di Portomaggiore.

Le operazioni di rianimazione, attraverso massaggio cardiaco, sono andate avanti per lunghissimo tempo. Nonostante i primi tentativi non avessero avuto esito, riportano i carabinieri, alla fine, dopo circa 60 minuti di tentativi disperati, il cuore del ragazzino ha ripreso a battere autonomamente.

Il giovane è quindi stato trasportato in eliambulanza all’ospedaleSant’Orsola di Bologna. Al momento le condizioni del 13enne sono disperate.

I carabinieri di Ferrara hanno avviato le indagini per valutare eventuali responsabilità. Come primo passo sono state sentite le persone presenti e gli amici del ragazzino, italiano di origine magrebina.

Sono inoltre al vaglio degli inquirenti le autorizzazioni e le procedure di sicurezza adottate dalla struttura.

Da chiarire anche se il pontile – al momento posto sotto sequestro – dal quale si è tuffato il 13enne fosse liberamente accessibile e il relativo specchio d’acqua balneabile.

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