Cronaca
7 Luglio 2019
Vittime numerosi anziani ripuliti di gioielli e orologi indossati. Dopo gli ultimi due colpi a Copparo e Formignana i due sono stati arrestati dai carabinieri

Catturata la coppia di ladri dell'”abbraccio”

di Redazione | 2 min

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Utilizzavano la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio” per ripulire le loro vittime, soprattutto anziani, di gioielli, preziosi e orologi indossati. Ma dopo una serie di colpi andati a segno i carabinieri di Rovigo sono riusciti ad arrestare in flagranza i responsabili, dopo aver seguito le loro mosse a Copparo e a Formignana.

In manette è finita una coppia, un uomo E.C. ed una donna L.C., che i carabinieri di Rovigo, in collaborazione con i colleghi dell’Arma locale, hanno individuato prima nell’abitato di Copparo, poi a Formignana. I due sono stati notati più volte aggirarsi per le vie del centro abitato e avvicinarsi a più persone anziane, sia lungo la strada che, soprattutto, all’interno del mercato settimanale. Prima del loro arresto i due si sono resi responsabili del furto con destrezza di una catenina d’oro a un uomo di 80 anni e, successivamente, di un orologio del valore di oltre 2.500 euro ai danni di un altro signore di 81 anni.

La loro cattura è arrivata a seguito di alcune denunce di cittadini anziani, che hanno portato i carabinieri ad attuare una serie di servizi ad ampio raggio per contrastare i furti con destrezza commessi con la citata “tecnica dell’abbraccio”, consistente nel far avvicinare la vittima da parte di donne che, cercando con scuse di vario tipo un contatto fisico con le vittime, li derubano di preziosi e orologi indossati.

Nei mesi scorsi i numerosi episodi, fra quelli consumati o solo tentati, hanno rivelato un andamento tipico per luogo e periodo, concentrandosi in particolare nelle ore del mattino e nelle vicinanze delle strutture pubbliche o private – spesso e prevalentemente frequentate da anziani – quali uffici postali, farmacie, parrocchie e mercati settimanali.

Il 4 luglio finalmente la coppia è stata arrestata in flagranza dopo altri due furti commessi nella nostra provincia. La refurtiva, interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari, era stata celata all’interno di un calzino a sua volta inserito in una piccola cavità tra lo scheletro del poggiatesta dell’auto e la gommapiuma.

Questi eventi, che sempre più colpiscono il nostro territorio sono aggravati, oltre che dalla capacità di delinquere dei malfattori e dall’età delle vittime che vengono colpite, anche dalla mancanza di denunce alle forze dell’ordine, che spesso ostacola l’identificazione dei criminali. Per questi motivi i carabinieri richiamano l’attenzione sulla necessità di denunciare sempre e immediatamente alle forze dell’ordine ogni episodio.

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