L’economia circolare non è solo teoria, ma anche pratica. Lo sanno bene gli studenti Unife e gli ambientalisti convinti che hanno fondato il nuovo comitato Piazzale Circolare e organizzato la prima edizione del Festival dell’Economia Circolare. Tanti cerchi per trovare la quadra, ovvero che sono i piccoli gesti quotidiani a fare la differenza in tema ambientale e non solo.

Per diffondere questo importante messaggio, il neonato comitato ha incanalato una serie di convegni, workshop, stand e concerti per giovedì 27 giugno a Factory Grisù, cornice del festival gratuito promosso in collaborazione con il dipartimento di Economia e Management dell’ateneo estense, Nag Atelier (laboratorio di Architettura e Design a Firenze) e lo stesso consorzio di via Poledrelli 21.

L’evento durerà tutta la giornata: dalle 9 del mattino si terranno conferenze sul riuso tenute da professori ed esperti nel settore; laboratori manuali di sartoria, autoproduzione di saponi e tanto altro; bancarelle di aziende e associazioni interessate all’argomento (ad esempio Coop Alleanza 3.0 e Cna Ferrara). Dalle 19 fino a mezzanotte spazio alla musica dal vivo e dj set, tutto condito da rinfreschi a offerta libera.

“L’obiettivo del festival è quello di sensibilizzare i cittadini sulla sostenibilità e di trasformare le intenzioni in azioni reali, supportando culturalmente l’attuale transizione dall’economia lineare a quella circolare” spiegano gli organizzatori che danno subito il buon esempio: la manifestazione, infatti, si propone di essere anche un esempio di integrità utilizzando materiali sostenibili e certificati, raccolta differenziata, cibo e bevande a chilometro zero.

Qualche esempio? Gli stand, installati all’interno della corte centrale di Grisù, saranno riutilizzabili al 100% in quanto basati interamente su un modulo funzionale, lo sgabello, adattato a seconda delle necessità da Nag Atelier insieme a Quizepo Team (gruppo di progettazione interdisciplinare tra Venezia e Tel Aviv). Sugli sgabelli multifunzionali si potrà, tra le altre cose, seguire le conferenze Ricicla-riusa, imparare la ‘sartoria sovversiva’, trasformare il terrazzo in un orto, produrre detersivi e saponi fatti in casa, aggiustare le biciclette rotte e tanto altro.