MENÙ
È arrivata una fumata nera per la vicenda processuale relativa al caso di Morena Morelli, la dipendente del Teatro Comunale di Ferrara a cui improvvisamente dopo trent'anni di servizio - lo scorso luglio - non era stato rinnovato il contratto
La procura ha chiesto 10 mesi mentre la difesa ha chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste. È questo l'esito della discussione dell'udienza tenutasi presso il tribunale di Ferrara martedì 3 giugno che vede imputati quattro uomini per una truffa ai danni della Provincia di Ferrara
Udienza filtro ieri (martedì 3 giugno) mattina - davanti al giudice Marco Peraro - per i diciannove detenuti accusati per la rivolta nel carcere di via Arginone, avvenuta durante i primi giorni dell'emergenza Covid-19, quando le misure restrittive imposte te dal governo Conte per contrastare la diffusione della pandemia tra cui il divieto di visite dei parenti, furono il pretesto per accendere gli animi dei ristretti nei penitenziari di tutta Italia, compreso quello di Ferrara
Il giudice ha deciso per il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto nei confronti di Diego Marescotti che era stato querelato da Alessandro Ferreti dopo un commento nel quale scriveva: "Che schifosa vergogna per la nostra città"
Aveva insultato due carabinieri, accusandoli di aver abusato del loro potere, quando - durante la pandemia - l'avevano obbligata a indossare la mascherina all'interno di un supermercato. E ora, il negazionismo e la convinzione di saperla un po' troppo lunga sul tema Covid-19 e diritto, rischiano di costarle caro
Guardie giurate volontarie
La Polizia provinciale ha indetto per questa sera con inizio alle ore 21 nella sede del Centro Sociale “il Melo” (via del Melo) un incontro con le quasi 200 guardie volontarie delle 10 associazioni che aderiscono al coordinamento provinciale. Si tratta di Federcaccia, Arci Caccia, Libera Caccia, Italcaccia, Ente Produttori Selvaggina, Guardie Ecologiche Volontarie, Legambiente, Associazione Europea Operatori Polizia, Wwf ed Unione Provinciale Agricoltori.
“Una riunione finalizzata ad illustrare le principali norme previste dai calendari regionali e provinciali della prossima stagione venatoria – spiega il Comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – ma anche per divulgare comportamenti omogenei finalizzati al dialogo ed alla prevenzione. Lo scopo – continua – è di coordinare la vigilanza volontaria, come prevede la legge regionale, per evitare inutili sovrapposizioni o dispersioni di personale, sempre nella logica di fare rete e divulgare correttezza e rispetto delle regole”.
Tutti i volontari che aderiscono al coordinamento indossano un giubbetto su cui è riportata la scritta: “Vigilanza Volontaria – Coordinamento Provinciale” ed inoltre hanno una tessera con un numero scritto in grande a fianco della foto, per la rintracciabilità del controllore da parte del controllato.
L’elenco numerico delle guardie volontarie è depositato in Prefettura, Questura e presso la Polizia provinciale. L’illustrazione delle norme è supportata da immagini al fine di rendere ancor più chiara l’esposizione.
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