Viviamo nel terzo millennio dell’era cristiana, nell’epoca dell’informatica e di Internet. Le ideologie politiche sono obsolete, sostituite dalle ideologie socioeconomiche.
Anche a Ferrara si è innescata l’alternanza, anche Ferrara fa parte delle città interamente democratiche. D’ora in poi i liberi cittadini possono serenamente, ogni cinque anni, esprimere la loro soddisfazione o insoddisfazione per le coalizioni che si proporranno per amministrare la città, alla quale non succederà mai più di essere governata dalla stessa compagine politica per oltre settant’anni ininterrottamente.
A Ferrara ci sono 160 sezioni elettorali (“seggi”), nell’ultima recente consultazione elettorale i cittadini del Comune si sono liberamente recati alle urne: il candidato sindaco “entrante” ha prevalso in quasi tutte le sezioni (circa 150) e il candidato sindaco “uscente” ha prevalso in pochissime sezioni (una decina), di conseguenza il candidato “entrante” è stato ufficialmente e legittimamente eletto Sindaco.
Tutto quanto sopra ha un nome: Democrazia. Che rimarrà. Il resto è “chiacchiera”, che il tempo si porterà via.
Riccardo Roversi