Vorrei unirmi all’appello al voto lanciato dal segretario Cigl di Ferrara Cristiano Zagatti, con una sintesi però esattamente opposta alla sua. Lasciando al web i coloriti casi di chi ‘va a letto con la pistola’ o di chi preferisce gli spacciatori ai poliziotti, restano le considerazioni serie, quelle che dovranno fare i ferraresi per decidere chi ci governerà nei prossimi anni.
Dopo 74 anni di amministrazioni dello stesso colore politico, a mio avviso, “sarebbe allarmante ancora una vittoria del centrosinistra”. Lo sarebbe entrando nel merito di quanto fatto da chi ci ha governati sino ad oggi, portandoci dall’essere seconda realtà economica della regione nel dopoguerra a cenerentola dell’Emilia-Romagna, in fondo alle tante classifiche economiche e occupazionali, con macroscopiche scelte sbagliate come quella dell’Ospedale cittadino.
Lo sarebbe per il fatto che una democrazia compiuta si fonda sull’alternanza, poiché chi governa per troppo tempo è destinato a perdere la capacità di ascoltare i cittadini. Chi fa il sindaco, pur affiancato da collaboratori e tecnici, deve occuparsi di tutto, dall’urbanistica alla sanità, dalla sicurezza alla cultura.
Il modo migliore per farlo è saper ascoltare, con umiltà, i suggerimenti di chi i problemi li vive sulla propria pelle. Quando si vince sempre e comunque, al di là del proprio operato, si perde questa capacità. I ferraresi nel scegliere il loro futuro hanno di fronte un passaggio storico, quello di poter determinare, dopo generazioni, l’ordine naturale di un sistema democratico: giudicare sulla base di ciò che si fa quando si governa e non piuttosto in funzione di retaggi ideologico politici.
Mauro Malaguti, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia