Fotografia di viaggio: come raccontare storie attraverso le immagini
In questa guida, ti mostreremo come scattare immagini di viaggio più potenti concentrandoti su emozione, prospettiva e struttura
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Esplorare nuovi luoghi non significa necessariamente spendere una fortuna. Con un po’ di organizzazione e facendo buon uso degli strumenti digitali, si possono vivere esperienze memorabili senza svuotare il portafogli
La Grecia offre paesaggi mozzafiato, una storia ricca ed esperienze indimenticabili. Che siate attratti da antiche rovine, coste mozzafiato o villaggi incantevoli, la Grecia offre due esperienze di viaggio distinte: la sua vivace terraferma e le sue pittoresche isole
Chi è interessato a viaggiare negli Stati Uniti è tenuto a regolarizzare la propria posizione, a prescindere dal fatto che la visita che sta per compiere sia per motivi di studio, per ragioni di lavoro o per una semplice vacanza. Le leggi americane in vigore allo stato attuale prevedono che per andare negli Usa ci sia bisogno di un visto, anche se non in tutte le circostanze: per gli italiani che devono rimanere per un lasso di tempo ridotto in America, infatti, ci sono notizie interessanti in tal senso. Il governo statunitense prevede l’esistenza di due tipologie differenti di visti: uno è il visto immigrati, che viene concesso a chi ha in programma di andare a vivere in modo definitivo in America; l’altro è il visto non immigrati, che invece viene fornito a chi nel territorio statunitense deve restare per un lasso di tempo limitato.
Quale che sia il tipo di visto che si ha in mente di richiedere, chi sta per viaggiare negli Stati Uniti deve essere in possesso di un passaporto la cui scadenza sia di almeno 6 mesi. I cittadini italiani, poi, hanno bisogno di un visto turistico per gli Stati Uniti, il cosiddetto ESTA, che viene concesso a condizione che si rimanga negli Usa per 90 giorni al massimo. Il visto in questione può essere richiesto e ottenuto sia dai turisti sia da coloro che viaggiano in America per ragioni di affari. Per ottenerlo è necessario inoltrare una domanda online attraverso la compilazione di un questionario: in caso di esito positivo, il visto turistico viene concesso a fronte di una tassa. Con l’ESTA, però, non è possibile lavorare negli Stati Uniti.
Il visto non immigrati prevede diverse categoria a seconda dei motivi per i quali viene richiesto. In particolare, il visto di categoria C1 è necessario per chi non ha in programma di fermarsi negli Usa ma vi deve solo transitare, per esempio facendo scalo con un aereo prima di ripartire per un’altra destinazione. Il visto di categoria C1, così come quello di categoria D, è necessario – di conseguenza – per i membri degli equipaggi. C’è, poi, il visto di categoria E, che viene assegnato per ragioni di investimento o di commercio, mentre il visto di categoria F e quello di categoria M sono previsti per motivi di studio. Ancora, c’è il visto di categoria I che deve essere richiesto dai giornalisti. Si passa, poi, al visto di categoria J, per gli scambi culturali. Per i diplomatici occorre il visto di categoria A, per i funzionari serve quello di categoria G e per i militari è richiesto quello di categoria Nato. Infine, i visti delle categorie H, L, O, P, Q e R sono previsti per ragioni di lavoro temporaneo.
Il visto lavoro per gli Stati Uniti si differenzia a seconda del periodo di permanenza negli Usa. Per il visto di lavoro permanente, l’iter da seguire per la richiesta e il conseguimento è piuttosto complicato. In primis è necessario ottenere la cosiddetta Green Card, nota anche con il nome di Permanent Resident Card: si tratta di un’autorizzazione ad hoc rilasciata all’USCIS per mezzo della quale chi ne fruisce ha la possibilità di restare in America senza vincoli di tempo. La Green Card in genere viene richiesta da persone che hanno già lavorato in America per un certo lasso di tempo, ma ciò non vuol dire che non si possa inoltrare la domanda se si vive altrove. L’USCIS è la US Citizenship and Immigration Service: è a questo ente che ci si deve rivolgere per richiedere il visto lavoro permanente.
Il visto lavoro temporaneo, a sua volta, varia in funzione del tipo di attività che si andrà a svolgere. Il sito web del governo americano contiene tutte le istruzioni da seguire, specifiche a seconda della situazione del richiedente. Nel corso della compilazione della domanda, che si basa sul modello DS-160, è necessario caricare una propria foto in formato tessera; se non si provvede, non si può proseguire con la procedura. Un colloquio è necessario per il rilascio del visto: esso viene effettuato presso la sede dell’ambasciata americana più vicina al luogo in cui si risiede. Il visto lavoro temporaneo non è previsto per i bambini che hanno meno di 13 anni e per gli adulti che hanno già compiuto 80 anni; in questo secondo caso, tuttavia, è comunque prevista la possibilità di richiedere un colloquio. Come sempre, è indispensabile essere in possesso di un passaporto valido; il costo da sostenere per il rilascio di questo tipo di visto si aggira attorno ai 190 dollari, ma può crescere o diminuire a seconda dei casi.
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