Politica
28 Maggio 2019
Lungo ed agognato pomeriggio in casa Pd. Tagliani: “Era l’ultima speranza”

Modonesi sfida Fabbri al ballottaggio: “Ora siamo solo io e lui”

di Redazione | 2 min

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di Cecilia Gallotta

“Questa lunga attesa è valsa la pena”. Non trattiene le emozioni Aldo Modonesi fra gli scroscianti e calorosi applausi dei suoi sostenitori, tutti riunitisi presso le lussuose sale dell’Hotel Ferrara fin dal primo pomeriggio e che, a ballottaggio ormai certo, non hanno aspettato lo spoglio degli ultimi seggi per alzare i calici.
Del resto, con un Alan Fabbri oscillante tra il 48 e il 49% quasi tutto il pomeriggio “sfido chiunque a sperare ormai di passare al primo turno, considerati anche i risultati delle europee” commenta Luigi Vitellio, che esprime soddisfazione anche per gli esiti della provincia favorevoli al centrosinistra e secondo il quale “la vera notizia è che il voto al Pd è un voto che ci porta avanti ai 5 Stelle di molto”.

Ma adesso “siamo solo noi e loro, siamo solo io e lui”, le parole determinate di Modonesi alla fine del lungo ed agognato pomeriggio, nel quale lancia una sfida diretta a Fabbri: “Quando si va al ballottaggio contano poco i numeri, la palla è al centro e si ricomincia da 0-0. Fino ad oggi ha vissuto di rendita, ha avuto un voto a traino nazionale, prendendo quelli di Salvini. Si è sottratto regolarmente ai dibattiti e deve trovare la voglia di confrontarsi: scelga lui il dove, il come e il quando, ma glielo ricorderò tutti i giorni”.

Gettato il guanto, a Modonesi non resta che “sfruttare tutte le ore utili dei prossimi 15 giorni per fare quello che abbiamo sempre fatto – afferma -: con la forza delle nostre idee e la voglia di esserci sempre. C’è una gran parte della città che non ha assolutamente intenzione di essere governata dalla Lega, e noi vogliamo onorare al meglio la fiducia di queste persone”.
Ma in casa Pd durante lo scorrere delle ore e dei seggi, la tensione non è mancata. “Più che batticuore c’è molta delusione – afferma Francesco Colaiacovo – negli ultimi giorni di campagna elettorale si riusciva a parlare di più del progetto propositivo del programma”. E mentre Modonesi faticava a comparire nella saletta più conviviale, c’era chi faceva leva sulla scaramanzia, non pronunciandosi fino all’ultimo, come Marcella Zappaterra, e chi, come Tagliani, intravedeva già nel ballottaggio “l’ultima speranza”.

Nasi incollati agli schermi per Ilaria Baraldi, Massimo Maisto, Simone Merli, Manuela Macario, Mauro Vignolo ed altri esponenti di centrosinistra, che per la prima volta nella storia degli ultimi decenni hanno fortemente temuto per la roccaforte ferrarese.

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