Politica
27 Maggio 2019
Si va al secondo turno tra Baldini e Curtarello dopo un avvicente testa a testa

Argenta si affida a uno storico ballottaggio per eleggere il sindaco

di Redazione | 4 min

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Andrea Baldini (a sinistra) e Ottavio Curtarello

Argenta. Si va al ballottaggio: un evento storico per Argenta, che per la prima volta si affida al secondo turno per eleggere il proprio sindaco.

Sino agli ultimi seggi scrutati è stato un testa a testa tra centro destra e centro sinistra. Poi il sorpasso di circa 6 punti di Baldini su Curtarello. Alla fine però nessuno dei due schieramenti l’ha spuntata, non ha cioè ottenuto la maggioranza assoluta delle preferenze (50% +1), necessaria a sedere sulla poltrona di primo cittadino. Il Movimento 5 Stelle fa un piccolo passo indietro rispetto alle comunali del 2014, mentre arretra un bel po’ sulle politiche dell’anno scorso. Votanti 17511 (8485 maschi, 9026 femmine).

Ma ecco in sintesi i risultati. Andrea Baldini sostenuto dal Partito Democratico che ottiene il 35,62%, e da altre cinque liste civiche Argenta Viva 1,63%, Insieme Argenta 2,03%, Culture e Sport 2,49%, Argenta Produttiva 1,36%, Futuro Green 2,99%) ottiene in tutto il 46,19% corrispondente a 5480 preferenze. Ottavio Curtarello della Lega (26,55%) che corre anche con l’appoggio di Forza Italia (3,38%), Fratelli d’Italia (3,93%) e della Lista civica “Rinnovamento” di Gabriella Azzalli (7,18%), sale sino alla vetta del 40,74% collezionando 4841 preferenze. Il pentastellato Luca Bertaccini infine si attesta a quota 13,08% contando 1554 preferenze. Schede contestate zero; nulle 222; bianche 130.

“Abbiamo ottenuto un ottimo risultato, sono estremamente soddisfatto – esulta Curtarello – ma da oggi e sino al 9 giugno continueremo sulla nostra strada, col massimo impegno possibile, per dare una alternativa politica e amministrativa al nostro territorio”. Amareggiato invece il grillino Luca Bertaccini “Ci aspettavamo di più – afferma – ma già le europee son state per noi un’avvisaglia”. E ora al ballottaggio “di certo saremo l’ago della bilancia – aggiunge Bertaccini – ma non daremo indicazioni, ognuno è libero di votare secondo il proprio punto di vista. Ma si tratta di una ghiotta occasione per il cambiamento di Argenta e noi cercheremo di fare il possibile per concretizzare questa opportunità”.

Vede il traguardo vicino Andrea Baldini, che commenta: “Con questa percentuale ci sono ampie probabilità di vincere al prossimo turno”. Magari sul filo del rasoio, come ha fatto la sua squadra del cuore, la Fiorentina, che ce l’ha fatta a restare in serie A.

In un confronto con le precedenti amministrative del 2014 i 4 candidati hanno ottenuto queste percentuali su un monte votanti del 73,31%: Brina per la Lega Nord (2,36%), Fiorentini del Pd ed altre 3 liste civiche (57,01%), Bertaccini dei 5stelle (14,13%), Azzalli per Rinnovamento, Argenta Oltre, Forza Italia e Fratelli d’Italia (26,50%). Chiamati alle urne 13243 elettori.

Per quanto riguarda invece le Europee il balzo in avanti della Lega targata Salvini è stato del 33,25%. Il passo indietro del Partito Democratico invece del 22,45%. Arretra anche il Movimento Cinque Stelle (-5%) così come Forza Italia (-7,03%), mentre cresce seppur di poco (+ 0,57%) Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Ecco i dati più salienti relativi ai risultati del voto Europeo di domenica estratti in parallelo alle medesime consultazioni del 2014. Più nel dettaglio si sono recati alle urne 12243 aventi diritto (71,10%), calati di 1020 unità rispetto ai precedenti 13263 (74,01%). La Lega ha ottenuto 4489 preferenze; il Pd 3976; M5S 1442; FI 656; FdI 549. A seguire le altre liste non presenti nel 2014, comunque raggruppate o sotto altro simbolo: +Europa 1,58% (188 voti), Partito Comunista 0,94% (112), Europa Verde 1,61% (192), Il Popolo della Famiglia 0,13% (16), Partito Pirata 0,10% (12), Partito Animalista 0,86% (102), La sinistra 0,75% (89), Il popolo delle Partite Iva 0.07% (8), Popolo per l’Italia 0,12% (14), Forza Nuova 0,16% (19), Svp 80,04 (5, in questo caso nel 2014 aveva lo 0,08%), Caspound 0,19% (22). Da segnalare in particolare che nel 2014 erano presenti anche Italia dei Valori (0,44%), Verdi (0,96%) Nuovo centro destra-Udc (1,62%). Agli scrutini di queste europee sono state poi contate: Schede Nulle 198 (1,62%), Bianche 154 (1,26%) contestate zero. In un ultimo raffronto tra le maggiori coalizioni alle politiche del 2018 emerge questa situazione: Lega, Fdi, Fi, Udc (Camera 36,71% Senato 35,06%), Pd ed altre 3 civiche (34,77% – 36,20%), M5S (23,64% – 23,12%), Liberi e uguali (2,17% – 2,33%), Casapound (0,50% – 0,52%) Popolo della famiglia (0,35% – 0,31%) Repubblicani-Ala (0,16 – 0,18), Partito Comunista (solo Camera 0,94%).

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