La vicenda Mercatone Uno è una vergogna. Nella notte di sabato scorso sono stati chiusi 55 punti vendita e oltre 1800 dipendenti hanno appreso dai social network di aver perso il lavoro.
Riteniamo necessario che il ministero del lavoro si occupi immediatamente di questo episodio che si colloca nel solco di un intollerabile abbrutimento delle relazioni industriali che, anche a causa di un clima politico aggressivo e divisivo, mira a ridurre al minimo la possibilità di tutelare i diritti fondamentali dei lavoratori. Di questi 92 lavoratori risiedono e fino a ieri lavoravano nel ferrarese, distribuiti su tre punti vendita L’ennesimo colpo al tessuto economico e sociale di un territorio, il nostro, già fortemente gravato dalla crisi del 2008 e successivamente colpito dalla vicenda Carife, e che, ad oggi, non è ancora riuscito a risollevarsi completamente.
Siamo convinti che gli imprenditori debbano assumersi fino in fondo le proprie responsabilità e che ogni ipotesi di delocalizzazione debba essere rifiutata. Che l’azienda possa e debba essere salvata e rilanciata e che l’occupazione, anche delle imprese legate all’indotto, salvaguardata. Da questo punto di vista la battaglia per la reintroduzione dell’articolo 18, lanciata da Articolo Uno, è ancora più importante perché rappresenta un punto di equilibrio nelle relazioni tra lavoratori e imprenditori.
Come Coordinamento Provinciale, assieme alla Direzione Nazionale del partito e alle altre realtà territoriali del partito, esprimiamo la propria vicinanza e solidarietà alle 1800 lavoratrici e lavoratori della società, stringendoci in modo particolare ai lavoratori del nostro territorio e alle loro famiglie, auspicando che nell’incontro convocato al Ministero dello Sviluppo Economico di lunedì 27 maggio p.v. si possa giungere ad un’intesa positiva per tutte le parti coinvolte.
Il coordinamento provinciale di Articolo Uno Ferrara