Amichevole pre-playout. Tris Triestina sulla Spal
È finita con una sconfitta l'amichevole pre-playout che - nel pomeriggio di sabato 3 maggio - la Spal ha giocato contro la Triestina in un Paolo Mazza a porte chiuse
È finita con una sconfitta l'amichevole pre-playout che - nel pomeriggio di sabato 3 maggio - la Spal ha giocato contro la Triestina in un Paolo Mazza a porte chiuse
Sono stati ufficializzati gli orari delle sfide play-out tra Spal e Milan Futuro: le due partite si disputeranno sabato 10 e sabato 17 maggio, con calcio d’inizio fissato per le ore 20 in entrambe le occasioni
Agli amanti dei numeri e delle statistiche non sarà passato inosservato che, dalla stagione 1990/1991, anno in cui lo spareggio di Verona contro la Solbiatese regalò la C1 ai biancazzurri, la Spal non ha mai più conquistato una promozione o una salvezza attraverso i playoff o i playout
La Spal raggiunge l'obiettivo minimo. Batte il Gubbio con un netto 3 a 0 e scavalca il Milan Futuro - che incontrerà ai play-out - dopo il pareggio 1 a 1 con la Vis Pesaro
La Spal batte Gubbio e attende il Milan ai playout. Sugli spalti a sostenere i suoi c’era anche il presidente Tacopina, che dopo la lunga assenza dallo stadio ha deciso di mostrare la propria vicinanza alla squadra presenziando e parlando nel prepartita coi suoi giocatori. Stagione, playout, permanenza nel club: l’americano ha sciolto diversi dubbi in merito al futuro prossimo della Spal
La Spal 1980-1981
di Davide Soattin
Tra i tanti Spal-Milan che hanno scandito il tempo e la storia dei confronti tra le due squadre al Paolo Mazza, ce n’è uno in particolare che non può essere dimenticato dalle parti di corso Piave: quello del 12 aprile 1981.
Era la decima giornata di ritorno del campionato di Serie B della stagione 1980-1981, teatro di uno di quegli episodi destinati a entrare e rimanere per sempre nella memoria collettiva dei tifosi ferraresi.
Sì, perché in quella domenica apparentemente tranquilla, nessuno si sarebbe mai aspettato di assistere all’intervento killer e sconsiderato di Franco Baresi che, proprio come accade quando un fulmine a ciel sereno si scaraventa a terra con inaudita potenza, in un colpo solo spazzò via la carriera e la gamba del povero Ogliari, colpevole – in senso lato – di essersi fatto trovare nel posto sbagliato al momento sbagliato, in quel fazzoletto di campo che avrebbe irrimediabilmente cambiato la sua vita da calciatore, a pochi minuti dal calcio d’inizio.
Lì, sotto la gradinata, su un pallone del tutto innocuo a centrocampo, davanti agli occhi di tutti quegli spallini che ancora oggi, a distanza di quasi quarant’anni, hanno nella testa e nelle orecchie la scena e il rumore secco che, come se fosse successo ieri, accompagnò il frantumarsi di tibia e perone del centrocampista biancazzurro. Lo stesso rumore che si sente quando si prende in mano un ramo e lo si spezza con tutta la forza che si ha nelle mani.
Dopo il danno, per la Spal arrivò anche la beffa. Il centrale dei rossoneri infatti non venne nemmeno espulso e, dopo neanche una manciata di minuti dal fattaccio, il Milan trovò persino la rete del vantaggio con Antonelli al 16′. Un vantaggio che tutto sommato durò relativamente poco, con gli estensi che in men che non si dica riuscirono a trovare il pari al 20′ con Tagliaferri.
Se non fosse che sempre lo stesso Antonelli, a metà della seconda frazione di gioco, portò di nuovo avanti il diavolo, realizzando al 69′ la rete che consegnò nelle mani degli uomini di Giacomini due punti importanti che si sarebbero rivelati importanti per il ritorno in Serie A, forti di giocatori in rosa dal calibro di Novellino, Collovati, Tassotti e del ferrarese Buriani.
Dal canto loro, alla fine di quel campionato, seppur sfidando il destino, gli estensi si sarebbero comunque salvati sul filo di lana. Gli uomini di Titta Rota infatti, nonostante una sfilza di disgrazie inanellate nel girone di ritorno, trovarono la certezza della permanenza in Serie B solo nelle ultime partite, guadagnandosi così il pass per la categoria con soli due punti di vantaggio.
Tanto quanto bastò per guardare dall’alto le più inguaiate Lanerossi Vicenza, Taranto, Atalanta e Monza, che sarebbero retrocesse in C1 al termine di quell’anno.
Spal-Milan 1-2 (1-1)
Spal: Gavioli, Cavasin, Ferrari, Castronaro, Albiero, Ogliari (dal 13′ Miele), Giani, Rampanti, Bergossi, Tagliaferri, Grop (dall’82’ Gabriellini). All.: Rota.
Milan: Piotti, Tassotti, Maldera, De Vecchi, Collovati, Baresi, Buriani, Novellino, Antonelli (dall’87’ Vincenzi), Battistini, Cuoghi. All.: Giacomini.
Arbitro: Lops di Torino.
Marcatori: 16′ Antonelli (M), 20′ Tagliaferri (S) e 69′ Antonelli (M).
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