Superata l’irritazione per trovare sbarrate metà delle strade abitualmente utilizzate per le obbligatorie percorrenze casa–lavoro e uscita dalla città, senza nessuna indicazione alternativa e con conseguente generale intasamento, assorbito il malumore derivante dal dover affrontare clienti a dir poco indispettiti dal mio ritardo, chiedo semplicemente, tramite il vostro giornale, di conoscere i motivi per cui nel giro di due mesi stiamo sopportando questa esaltazione cantieristica mai vista nei precedenti quattro anni.
Non volendo dare giudizi affrettati mi basterebbe sapere se è un’effettiva necessità, non avendo potuto programmare diversamente o se su questa scelta bulimica hanno pesato in qualche modo le prossime scadenze elettorali.
Se così fosse mi tranquillizzerei pensando che fra tre giorni ci sarà un ritorno alla normalità e alla vita tranquilla della nostra provincia addormentata.
Alessandro Mistri, notaio