Oramai, come prevedevo, è un’escalation di maltrattamenti-uccisioni di animali, di indifesi. Si, prevedibile, che in un periodo di tanta cattiveria, la frustrazione umana da qualche parte doveva pur erompere e quale migliore valvola di sfogo se non gli innocenti, quelli che sono troppo puri per potere solo immaginare che alcuni umani siano capaci di tanto odio, barbarie.
Non credo alle coincidenze, gli eventi si susseguono, sembra un’epidemia di fronte alla quale ci indigniamo, ma niente più. Si manifesta, si scrivono commenti di rabbia verso gli esecutori, ci muoviamo quasi sempre noi “addetti ai lavori”, ma niente più, qualche volta si denuncia, ma non sempre, ti dicono: “lascia stare.. è solo un cane.. o un gatto”.
L’attuale governo pare volere inasprire le pene verso questi reati, attendiamo con fiducia, ma intanto qualcosa che possiamo fare c’è, eccome se c’è. L’arma più potente è quella dell’educazione al rispetto degli animali, allora perchè non inserire nelle scuole questa materia, insieme all’educazione civica, sostituendola a materie oramai inutili. Sappiamo bene che la repressione senza prevenzione ha scarso successo, in quanto alle manifestazioni-cortei, vorrei tanto vedere qualche cittadino in più, indignato, vorrei vedere più gente che denuncia in modo che non si dica più: “è solo un cane… o un gatto”.
Barbara Grassilli (Ferrara libera)