Codigoro. Domenica 19 maggio torna la ‘Giornata delle Oasi Wwf’ una straordinaria occasione per conoscere e difendere la natura d’Italia, per celebrare la biodiversità del nostro Paese, ricchissimo di ambienti e specie naturali.
Nel territorio ferrarese dunque, porte aperte all’Oasi Naturalistica ‘Garzaia di Codigoro’, che accoglierà – in via per Ferrara, accanto all’ex zuccherificio – gli ospiti nel suo Centro Visite alle 10.
Le visite guidate proseguiranno per circa un’ora per osservare in particolare l’avifauna e la flora dell’Oasi e due piccole zone umide del territorio, quella dei bacini di Cà Bernardi (Jolanda di Savoia) e il laghetto d Bosco Spada (Codigoro).
Torna quindi l’occasione per visitare gratuitamente le cento Oasi Wwf, in una giornata in cui la natura sarà in festa con eventi in tutta Italia, dal nord al sud, con iniziative e manifestazioni che coinvolgeranno grandi e piccoli.
Sono in programma visite guidate, giochi didattici, liberazione di animali curati e pronti a tornare in libertà, mostre, eventi culturali, mercatini con prodotti bio e visite notturne. La ‘Giornata delle Oasi’ rappresenta quest’anno anche il culmine e il momento di chiusura del progetto del Wwf ‘Natura d’Italia’, una raccolta fondi per salvare le specie simbolo del nostro Paese inviando un sms o chiamando da rete fissa al 45590.
Il Wwf vuole utilizzare infatti il sistema delle sue aree protette – le Oasi gestite dall’associazione – per fermare il declino di quelle specie che oggi stanno affrontando nuove e più gravi minacce e che rappresentano un grande valore per la natura d’Italia. Fino ad oggi le Oasi Wwf hanno salvato specie come il cavaliere d’Italia (grazie all’Oasi di Burano e Orbetello) e sottospecie come il cervo sardo (Oasi di Monte Arcosu) nonché habitat preziosi e sempre più rari, ma la corsa verso l’estinzione per alcune specie ancora non si è fermata.
Il progetto avrà un focus d’azione per affrontare la maggiore emergenza per la biodiversità italiana: la salvezza dell’Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus). Siamo, infatti, custodi di una sottospecie che vive solo nelle montagne dell’Italia centrale e che rischia di estinguersi se non si mettono in campo azioni urgenti per incrementare ed espandere la sua popolazione, gestire i conflitti e fermare il bracconaggio. Così braccato, l’orso gentile (questa sottospecie si è infatti adattata alla stretta convivenza con l’uomo grazie alla progressiva riduzione genetica dell’aggressività) è a rischio scomparsa entro pochi decenni se non si riducono in maniera significativa le cause di mortalità.
Ogni donazione al Wwf sarà impiegata, in collaborazione con enti e aree protette che già si adoperano per la sua conservazione, per mettere in sicurezza i ‘corridoi naturali’ che collegano le aree protette rendendo più idonei per l’orso i passaggi tra le infrastrutture stradali e installando appositi dissuasori acustici per ridurre la mortalità degli animali lungo le strade. Col progetto Natura d’Italia, il Wwf vuole anche sostenere le popolazioni locali nella convivenza pacifica con questo mammifero, distribuendo recinzioni a difesa di arnie e allevamenti, ma anche aiutando a gestire correttamente le coltivazioni di frutta e altre risorse appetibili per gli orsi.
Il Wwf vuole anche contribuire a ridurre il rischio sanitario vaccinando gli animali domestici che possono trasmettere malattie mortali all’orso, e aiutando i nuclei antibracconaggio a sventare esche avvelenate e trappole con dotazioni tecnologiche di sorveglianza. Coi fondi raccolti il Wwf vuole infine creare nell’Oasi Gole del Sagittario in Abruzzo un vero e proprio Centro dedicato alla convivenza tra uomini e orsi come fulcro di attività di sensibilizzazione e mostre interattive permanenti.
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