Cento
15 Maggio 2019
La passerella non riaprirà dopo la piena del Reno, individuato un "attacco di microrganismi" che rende insicura la struttura

Ponte Vecchio, la ciclopedonale rimane chiusa per “decadenza”

di Redazione | 2 min

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Cento. Con una ordinanza contingibile urgente si disporrà che la passerella ciclopedonale di Ponte Vecchio non sia riaperta dopo la chiusura legata alla piena del fiume Reno e all’allerta rossa, poi arancione, emessa dall’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile della Regione.

La prescrizione è dovuta a una decadenza della struttura, che si è recentemente registrata.

Nell’ambito della verifica complessiva dei ponti del territorio si era ritenuto di sottoporre la passerella a una valutazione, da cui era emersa la necessità di realizzare un’opera provvisionale, in attesa di un intervento di miglioramento sismico.

Tra il 22 dicembre 2017 e il 5 gennaio 2018 è stata realizzate la messa in sicurezza, che ha consentito di ripristinare temporaneamente le condizioni di sicurezza. Successivamente è stato attivato un monitoraggio, strumentale e topografico, di carattere strutturale in continuo, per verificare le condizioni statiche. Nel frattempo sono state disposte delle analisi approfondite del legno, a sostegno della redazione del progetto di riqualificazione, a fronte dello studio di fattibilità tecnico economica già elaborato dall’ufficio tecnico centese.

Dopo una prima relazione, una seconda è arrivata ora: riferisce che il legno ha modificato le proprie condizioni a causa di un violento attacco di più elementi, ovvero tre tipologie di microrganismi, che rendono il materiale inadeguato a garantire la fruizione in sicurezza.

Dunque si è decisa la chiusura, rispetto alla quale sarà studiata una viabilità che possa ridurre quanto più possibile il disagio. “Una decisione di buonsenso – spiega il sindaco Fabrizio Toselli – che pone inderogabilmente la sicurezza al primo posto. Si proseguirà intanto l’impegno per arrivare quanto più rapidamente alla progettazione e all’intervento definitivo, che dovrà tenere conto delle nuove condizioni emerse. Chiederò all’ufficio di accelerare quanto più possibile, mettendo in campo una operazione del tutto simile a quella di Ponte Nuovo”.

Il tutto in sinergia con il Comune di Pieve di Cento, “a cui chiediamo collaborazione, evitando di fare campagna elettorale a spese di Cento”.

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