Economia e Lavoro
14 Maggio 2019
Secondo l'associazione i danni sono così gravi che quella del 2019 potrebbe essere la peggior annata degli ultimi decenni per uno dei settori fiore all'occhiello della produzione ortofrutticola di Ferrara

Il clima anomalo fa male alle pere. Confagricoltura: “Annata da calamità”

di Redazione | 2 min

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Elisabetta Moscheni

Elisabetta Moscheni

Danni così gravi che quella del 2019 potrebbe essere la peggior annata degli ultimi decenni per uno dei settori fiore all’occhiello della produzione ortofrutticola di Ferrara. È fortissimo il grido di allarme lanciato da Confagricoltura per quanto riguarda il comparto delle pere.

Dalle aziende associate giungono segnali fortemente negativi per quanto riguarda la produzione di quest’anno. Gli eventi delle ultime settimane, caratterizzati da piogge intense e frequenti e da violenti sbalzi di temperatura (nei giorni scorsi talune capannine metereologiche hanno fatto registrare temperature prossime o inferiori allo zero), collegati all’andamento meteo-climatico atipico della stagione 2018-2019, con un autunno poco piovoso, inverno mite e siccitoso ed una primavera fredda, hanno fatto sì che oggi vi siano interi frutteti sostanzialmente privi di produzione, al punto da far pronosticare all’associazione un 2019 come l’anno di minor produzione degli ultimi decenni.

“Annata da calamità – dice senza mezzi termini Elisabetta Moscheni, eletta lo scorso 29 aprile alla presidenza della sezione frutticola di Confagricoltura Ferrara, che aggiunge – fra una decina di giorni, in occasione dell’ultima cascola, si potrà conoscere con precisione l’entità del danno, che oggi si presenta enorme per moltissime aziende agricole; il fenomeno è diffuso su tutto il territorio provinciale”.

Il motivo è un susseguirsi di anomalie climatiche che ha caratterizzato prima la stagione invernale poi questa stagione primaverile. “Certamente hanno inciso tantissimo la siccità dei primi mesi dell’anno, gli sbalzi termici che da fine aprile ci hanno riportato in inverno con temperature bassissime e la mancanza di luminosità, situazioni che hanno messo in sofferenza le piante e causato danni prima ai fiori e poi ai frutticini – spiega ancora Moscheni -. È molto probabile che la mancanza di piogge durante l’inverno possa avere inciso profondamente, avendo precluso la possibilità di ricorrere a concimazioni post-raccolta, sicché le piante potrebbero avere esaurito le proprie sostanze di riserva e anche questo potrebbe avere determinato la caduta anomala dei frutticini dalla pianta. In considerazione della gravità della situazione – conclude Moscheni – Confagricoltura Ferrara ha provveduto a richiedere all’amministrazione regionale di avviare il monitoraggio dell’andamento produttivo per la delimitazione del territorio provinciale, ai fine dell’attivazione delle misure previste dal Fondo di Solidarietà Nazionale”.

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