Attualità
10 Maggio 2019
Concluso l'intervento di restauro e consolidamento, la statua 'vola' sul nuovo podio in cima alla colonna. Stop al cantiere per il Palio

L’Ariosto torna a casa

di Elisa Fornasini | 3 min

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Non sarà il carro di Astolfo per recuperare il senno di Orlando sulla luna, ma anche Ariosto vola sulle ali dell’Ippogrifo. E lo fa imbragato e sollevato con un’autogru che lo riporta a casa, in mezzo alle nuvole, a dodici metri di altezza, tanto basta per osservare i ferraresi dall’alto.

La statua dell’Ariosto, calata a terra lo scorso novembre per un delicato intervento di restauro e consolidamento, torna infatti alla sua postazione originaria, in cima alla colonna che svetta al centro dell’anello di piazza Ariostea. Negli ultimi sei mesi, il poeta ha potuto guardare i ferraresi negli occhi ed è stato sottoposto a una ‘operazione chirurgica’ per correggere le gravi lesioni accumulate dal 1833 a oggi e far sì che il degrado strutturale fosse solo un ricordo.

Il cantiere di recupero è andato a buon fine, così giovedì il monumento, alto cinque metri e dal peso di sette tonnellate, è tornato nella sua sede ad alta quota. C’è voluta un’intera mattinata di lavoro per imballare la statua, superare il primo test di sollevamento, mettere in sicurezza la struttura con prodotti appositi per evitare oscillamenti e procedere con il ‘volo’ finale fino all’atterraggio e ancoraggio sul nuovo podio, che sostituisce il vecchio basamento, gravemente danneggiato e non più recuperabile.

Sarà praticamente impercettibile ad occhio nudo, ma questa manovra permette anche di correggere la postura dell’Ariosto che, dopo essere tornato ai colori originali, risolve anche il problema di ‘scoliosi’ che lo stava affliggendo negli ultimi tempi. È già stata montata la nuova cerchiatura della colonna con cavi di acciaio in trazione e sistemi di ancoraggio meno invasivi ma bisognerà attendere qualche settimana per smantellare i ponteggi a causa del maltempo che non aiuta l’asciugatura delle stuccature.

Entro fine mese verranno comunque smantellate le impalcature per presentarsi nella veste migliore alle gare del Palio del 2 giugno e, dopo le corse, si proseguirà con il cronoprogramma dei lavori per il rifacimento delle gradonate che daranno un nuovo look alla piazza entro agosto.

A supervisionare il viaggio ariostesco c’erano l’assessore uscente ai lavori pubblici e candidato sindaco Aldo Modonesi, Angela Ghiglione del Servizio comunale Infrastrutture, l’ingegnere Claudio Modena e l’architetto Benedetta Caglioti, progettista e direttore dei lavori di restauro e lo staff della Gerso Restauro Opere D’Arte di Ravenna.

Tutti col naso all’insù per ammirare il ritorno dell’Ariosto a casa, “Parva, sed apta mihi, sed nulli obnoxia, sed non sordida: parta meo sed tamen aere domus“. “Piccola, ma adatta a me, su cui nessuno può vantare diritti, decorosa e comprata con denaro mio”, così il poeta descriveva la sua abitazione a Ferrara, nella scritta posta sulla porta della casa nel 1525. Una piccola casa per un grande uomo.

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