Politica
16 Aprile 2019
Svelati i candidati di Coalizione Civica. Dai giovani Adam Atik e Arianna Poli ai nomi di spessore come Stefani, Barbujani e Varese

Fusari schiera il ‘terzo polo’: “Tre liste per trasformare Ferrara”

di Elisa Fornasini | 4 min

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Tre liste per un totale di 96 candidati a sostegno dell’unica candidata donna alla poltrona di sindaco: Roberta Fusari. È il ‘Terzo polo‘ in corsa alle elezioni del 26 maggio che, dopo il fallimento dell’aggregazione civica con Bova (Italia in Comune – Ferrara Concreta), Ferroni e Giubelli (ritiratesi), rimane in campo con Azione Civica, +Europa e la nuovissima Coalizione Civica,  sostenuto anche da Mdp – Articolo 1.

Il nuovo schieramento politico ferrarese vuole essere un’alternativa al Pd – “che ha fatto l’errore di chiudersi in se stesso con una forma di autosufficienza che non ha pagato negli scorsi anni” è la critica mossa da Francesco Vinci – e soprattutto alla destra – “non chiamatelo centrodestra, l’avversario politico è la Lega perché tutti gli altri sono satelliti” aggiunge Vinci.

“Siamo la terza via possibile contro una destra impresentabile che supporta il congresso delle famiglie a Verona, l’attacco ai diritti civili, insomma il ritorno al Medioevo” è l’affondo di Paolo Niccolò Giubelli che apprezza Fusari in quanto “donna tenace”.

“Ma la forza deriva dal gruppo” corregge il tiro la stessa candidata sindaco, “soddisfatta dell’aggregazione dell’attivismo civico e non solo manifestato in questi mesi” ma “dispiaciuta di essere l’unica donna di questa competizione elettorale: la città deve pensare più al femminile perché serve una sensibilità diversa per governare Ferrara”.

Un “approccio nuovo e diverso, più corale e partecipato” è la base su cui convergono le tre liste, che schierano “persone dai 20 ai 70 anni con provenienze differenti come artigiani, insegnanti e studenti”, e che si ritrovano nei punti principali del programma elettorale.

A partire dall'”attenzione ai servizi per l’infanzia, ai servizi sociali e sanitari per gli anziani” e alla tutela dei diritti: “Quando ci sono criticità vengono subito messi in discussione i diritti delle donne, come lavoro e maternità, e il congresso di Verona l’ha dimostrato molto bene” ribadisce Fusari, che tra le emergenze individua anche l’ambiente e il lavoro.

Sul versante green, “ci sono proposte ben chiare tra cui piantare alberi e utilizzare i boschi urbani come infrastrutture per il benessere dei cittadini perché la qualità dell’aria ha declinazioni pesanti sulla salute”; sul mondo del lavoro “è prioritario che la città torni a essere attrattiva non solo per i giovani ma anche per la fascia della popolazione in età lavorativa che deve avere un lavoro garantito”.

Un esempio pratico? “Tra i grandi progetti urbani a medio-lungo termine che ho individuato per deformazione personale – sorride l’architetto – c’è l’ex distilleria di via Modena, un’area privata di proprietà di un imprenditore bolognese da cui, grazie ai rapporti di collaborazione e alla candidatura dei bandi europei, può partire la riqualificazione di tutto il comparto dietro la stazione, trasformandolo in un centro di ricerca innovativo sull’asse del Boicelli”.

In attesa del confronto con tutti i candidati delle tre liste, in programma mercoledì alle 21 a Grisù, i sostenitori iniziano a metterci il nome e la faccia. Adam Atik, studente universitario di lingue e presidente di Cittadini del Mondo, e Arianna Poli, studentessa di scienze politiche, sono i giovani capilista di Coalizione Civica che parlano di “convergenza automatica per migliorare Ferrara nel miglior modo possibile, con partecipazione, passione e inclusione sociale, partendo dal basso per rispettare la volontà della polis”.

In prima linea per Azione Civica figurano Sandra Bombardi – “equità e intercultura sono le sfide che sento più care, anche in ambito socio-sanitario in cui lavoro da più di 30 anni, prima nell’Azienda Usl e poi nell’Azienda Ospedaliera” – e Matteo Zorzi, volto del Fridays For Future e studente di medicina, che quindi sposa le “cause ambientali e le istanze degli studenti: l’amministrazione ha fatto fatica a relazionarsi col mondo universitario, basti pensare al patto per Ferrara città universitaria che non ha coinvolto gli organi universitari”.

Non prendono la parola, ma la Coalizione raduna altri nomi di spessore come il biblista Piero Stefani, il genetista Guido Barbujani (firmatario del Battito della città), il prorettore Riccardo Gavioli con delega alla didattica Unife, la titolare dello Scaccianuvole Gaia Ludergnani, l’azzerato Carife e candidato al Senato con Liberi e Uguali Alberto Dolcetti, il dipendente di Ergo Gioacchino Leonardi (tra i primi firmatari di Azione Civica, quando ancora si chiamava Ferrara Civica) e Federico Varese, docente universitario di criminologia a Oxford e tra i più grandi esperti mondiali delle mafie, già prestato alla politica come capolista Europa di Liberi e Uguali.

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