Politica
12 Aprile 2019
Il candidato lancia le sue proposte: "Ferrara deve essere una delle città medio piccole che fa politiche di stampo europeo"

Bonus per i ciclisti e più autobus. La nuova mobilità secondo Modonesi

di Redazione | 3 min

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Una città il cui modo di spostarsi diventa ecosostenibile. Se la immagina così Ferrara, fra dieci anni, il candidato sindaco Aldo Modonesi, che ha snocciolato le sue proposte per cambiare il modo di muoversi all’ombra del Castello.

Innanzitutto “è stato presentato il car sharing e i primi di maggio partirà il bike sharing”, due cose non secondarie perché “ diverse città, soprattutto in Europa, sono diventate attrattive per imprese e turisti perché hanno fatto questo tipo di scelte” sostiene Modonesi.

In secondo luogo, il candidato primo cittadino non si sottrae a lanciare qualche stoccata ai concorrenti: “Non si può stracciarsi le vesti alla mattina perché la centralina di corso Isonzo è quella con il maggior livello di inquinamento in Italia, e poi nel pomeriggio immaginare che si debba entrare in centro storico, e si debba poter parcheggiare gratuitamente per mezz’ora. Con tutto il rispetto per Cento e Bondeno, penso che la nostra città, dal punto di vista delle politiche sulla mobilità, debba ambire a essere una delle città medio piccole che però fa politiche di stampo europeo”. E, dice fiero, su tanti temi “ci siamo, come Ztl, aree pedonali, il tema della mobilità ciclabile”.

Ma “bisogna continuare con coraggio su questa strada”, e Modonesi arriva al dunque: “Ci vuole più trasporto pubblico, e più linee. La nostra idea è portare il 6 a Quartesana, confermare il 9 su Boara, portare il 7 fino a Francolino e l’11 fino a San Martino e istituire una linea circolare, per le frazioni che stanno lungo l’asse del Primaro. Il percorso pesa circa 500mila euro”. In ambito di trasporto pubblico, l’intento è anche “estendere la gratuità degli abbonamenti fino ai 16 anni”.

Ferrara città delle biciclette di nome e di fatto per Modonesi, che ha in serbo di “aumentare di altri 50 chilometri le piste ciclabili, collegando quelle già esistenti e portandole in quelle frazioni che stanno nella prima cerchia di cinque o sei chilometri”. Ma non solo: “Uno dei primi interventi che andremo a realizzare, con parte del finanziamento nazionale che abbiamo conquistato l’anno scorso, sarà immaginarsi dei buoni mobilità per chi utilizza la bicicletta per andare al lavoro”.

Infine, Modonesi torna sul tema del trasporto pubblico: “L’idea è che nella zona urbana girino autobus sempre più elettrici, ibridi, invece, nel resto delle linee che congiungono le frazioni. Più corse e più chilometri vogliono dire anche più autobus e più autisti, quindi anche l’impatto sull’occupazione non è da trascurare”.

In coda si aggiunge Patrizia Bianchini, consigliere comunale uscente: “Abbiamo assistito agli scioperi per l’ambiente dei giovani, proposti da Greta Thunberg. A me sembra di percepire che questo piano di mobilità persegua quella strada. Ferrara, pur mantenendo il suo splendore di città rinascimentale, diventa anche un esempio di buone pratiche da seguire”. 

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