Portomaggiore
11 Aprile 2019
Il consiglio approva l'ordine del giorno voluto dai sindaci. Minarelli: “Roma intervenga in maniera diretta e stringente sulle autorizzazioni”

Trattamento fanghi, i sindaci dell’Unione chiedono al Governo di intervenire

di Redazione | 2 min

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Portomaggiore. Nella seduta di martedì 9 aprile, il consiglio dell’Unione ha approvato a maggioranza un ordine del giorno sugli impianti di trattamento fanghi per la produzione di gessi da defecazione. L’odg è stato presentato dal gruppo di maggioranza e fortemente voluto dai sindaci.

“Nella sostanza – spiega il sindaco di Portomaggiore, Nicola Minarelli – il consiglio prende atto della legislazione vigente e chiede al Governo di intervenire in maniera diretta e stringente sulle autorizzazioni di questi impianti. In primo luogo si chiede con adeguati strumenti normativi di sospendere la possibilità da parte degli enti preposti del rilascio di autorizzazioni per questi impianti, nell’attesa di produrre monitoraggi e studi convincenti sull’assenza di impatto sui territori. In subordine – continua Minarelli – si domanda al ministero di porre dei limiti dimensionali a queste attività e di imporre il territorio provinciale come confine per la provenienza dei fanghi in entrata. In altre parole si chiede di impedire che fanghi provenienti da altre province vengano lavorati all’interno della nostra, evitando così che la disponibilità di terreno nel quale utilizzare i gessi risulti l’elemento che porti i nostri territori a farsi carico di un problema che esiste, ma che deve essere equamente suddiviso per le diverse zone del nostro Paese”.

“Si chiede infine, qualora nulla di quanto richiesto venga adottato, di rivedere assolutamente i parametri introdotti dal cosiddetto “decreto Genova” e che hanno aumentato a dismisura il possibile spandimento di questi prodotti nei terreni agricoli” afferma ancora Minarelli.

Non manca un richiamo alla Regione, alla quale è chiesto di essere “particolarmente severa e attenta nella fase autorizzatoria al fine di introdurre tutti quegli elementi di tutela e monitoraggio per garantire la salute e il benessere dei cittadini”

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