Attualità
1 Aprile 2019
Successo per Reverb, il festival di musica elettronica pensato per l’apertura del multipiano Borgoricco

Centinaia di persone per il parcheggio trasformato in disco per un giorno

di Redazione | 2 min

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Raggi laser e fasci di luce verde che si rincorrono a ritmo di musica, fari puntati dritti verso il cielo e centinaia di giovani che si dirigono verso il primo parcheggio multipiano della città, inaugurato sabato (l’apertura sarà martedì 2 aprile) in Contrada Borgoricco: difficile ieri sera non notare a Ferrara la presenza di Reverb, il festival di musica elettronica organizzato dall’associazione Ilturco all’interno della nuova struttura.

Un evento eccezionale per tanti motivi: per la novità e la suggestione metropolitana della location, che per la prima volta è stata aperta al pubblico, per l’originalità e la ricchezza del complesso allestimento luci, audio e video curato da KS, che ha trasformato il parcheggio in un organismo pulsante di suoni e colori, e per lo straordinario entusiasmo dei ragazzi che hanno partecipato, più di mille, ferraresi ma non solo.

«Siamo felicissimi dell’iniziativa e della grandissima attenzione che ha saputo suscitare», spiegano i soci de Ilturco: «ci abbiamo lavorato molto perché soprattutto dal punto di vista logistico gestire cinque piani di musica non è semplice, ma vedere ieri sera così tante persone a bocca aperta, stupite di incontrare nel centro storico di Ferrara un’atmosfera e uno spazio attrezzato come solo nelle grandi capitali europee, ci ha fatto capire che l’impegno ne valeva la pena».

La festa è cominciata alle 18, con la presentazione del documentario “Pico” del collettivo Invernomuto, ed è proseguita con Lee Gamble, artista londinese di rilievo internazionale, Chevel, Palm Wine, Natlek e Heedlees. Una escalation di visioni e suoni che presto ha portato al sold out.

«Tantissime persone, meravigliate e affascinate dal luogo che avevamo scelto, ci hanno detto che servirebbero più iniziative così», spiega Paolo Maiarelli, direttore artistico nonché ideatore del format, avviato nel 2016. «La serata di ieri è stata un appuntamento più unico che raro, perché nei prossimi giorni il parcheggio inizierà a svolgere il compito per cui è stato progettato, ma noi continueremo a sviluppare il festival, che si è sempre distinto proprio per essere mobile e declinarsi ogni volta in luoghi diversi, inaspettati, inusuali, che solo per una notte diventano centri di aggregazione e divertimento».

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