Marco Cappellari di Amici di Carife
Non sarà tramite una commissione speciale apposita, ma anche la Regione Emilia Romagna si appresta a dare il via alla propria inchiesta sul percorso che ha portato alla risoluzione della Carife e all’azzeramento di circa 32mila risparmiatori tra azionisti e obbligazionisti.
A darne notizia è l’associazione Amici di Carife, tra quelle che rappresentano gli azzerati e che hanno chiesto un intervento anche alla Regione, ottenuto ora con la collaborazione bipartisan dei rappresentanti ferraresi di Pd e Lega.
“In provincia di Ferrara è successo qualcosa di molto grave e anche la Regione Emilia Romagna ora vuole vederci chiaro”, afferma l’associazione che rivendica di aver “sempre sostenuto, fin dal grande evento organizzato al Teatro Comunale di Ferrara il 3 aprile 2016 di fronte all’ex viceministro dell’economia Enrico Morando, che sulla vicenda della risoluzione della Cassa di risparmio di Ferrara fossero stati commessi tanti e gravi errori dalle istituzioni coinvolte”.
“Ormai la lista di coloro che hanno dichiarato pubblicamente che sono stati commessi errori fatali sulla risoluzione delle “4 banche” è infinita – dichiara Marco Cappellari, presidente di Amici della Carife – solo per citarne alcuni ricordo: Ignazio Visco (presidente Bankitalia), Giuseppe Vegas (ex presidente Consob), Antonio Patuelli (presidente Associazione Bancaria Italiana), Salvatore Maccarone (presidente Fondo interbancario di tutela dei depositi). In questo mese si sono aggiunte le dichiarazioni di Carmelo Barbagallo (Capo del dipartimento Vigilanza bancaria di Banca d’Italia) e dell’ex premier Matteo Renzi, che ha dichiarato a Ferrara come il suo Governo nel novembre 2015 abbia purtroppo avallato il cosiddetto decreto salvabanche preparato da Banca d’Italia.”
“Anche con la nostra presenza nel dicembre 2017 alla Commissione parlamentare d’inchiesta – prosegue Cappellari – e dalle successive audizioni, sono emerse chiaramente gravi irregolarità su quanto è accaduto, ma molti materiali sono stati secretati dalla stessa commissione presieduta da Pierferdinando Casini”.
Amici della Carife ha chiesto e ottenuto dai consiglieri regionali ferraresi (Paolo Calvano, Marcella Zappaterra, Alan Fabbri, Marco Pettazzoni), che l’Assemblea Regionale accenda un faro sulla vicenda, procedendo ad ascoltare in audizione tutte le parti interessate, acquisendo atti, ed elaborando un documento finale.
“Non sarà una commissione speciale come accade in Veneto – spiega Marcella Zappaterra, contattata da Estense.com – ma con i colleghi della Lega abbiamo condiviso di rendere operative le due commissioni, la prima e la seconda, competenti per materia che opereranno in sede congiunta. Lunedì invieremo una lettera ai due presidenti ma il percorso è definito e c’è anche un’ipotesi di calendario che dalla prossima settimana renderemo pubblico tutti insieme”.
“Ci attendiamo che le risultanze di tale commissione assolvano a due scopi – spiegano invece gli Amici di Carife -. Il primo è attuare una doverosa ‘operazione verità’ su una pagina dolorosa di storia economica del nostro territorio, attribuendo precise responsabilità. Il secondo scopo, di carattere più pratico, è quello di addivenire anche in forma scritta, ad un documento pubblico utile a tutti gli ex azionisti ed ex obbligazionisti, da allegare alle proprie istanze di rimborso per dimostrare le ‘gravi colpe esterne al singolo rapporto tra banca e cliente’. L’imminente indennizzo pubblico che sarà varato dal Governo ha infatti come presupposto la dimostrazione delle cosiddette ‘violazioni massive’”.
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