Naomi Klein foto di Kourosh Keshiri)
Nasce a Ferrara una nuova lista. O meglio, cerca di nascera. L’idea arriva da Roberto Zambelli, imprenditore vicino inizialmente a Progetto per Ferrara e al Movimento 5 Stelle, prima di distaccarsene polemicamente prima ancora delle epurazioni grilline.
Il nome della lista sarà “Viviferrara”, “semplice e significativo nello stesso tempo” afferma Zambelli, che sostiene come il suo “progetto ambizioso”, “trae le origini da un idea che risale al 2000 e quindi ha quasi 20 anni di vita; oltre ad entrare nella sfera delle missioni impossibili, in quanto il tempo a disposizione, soprattutto per un outsider come me (parlare di noi in questa fase sarebbe fuori luogo), è davvero poco per poter pensare di riuscire a presentare la lista nei tempi utili, ma ugualmente, con l’aiuto di chi vorrà starci e deciderà di appropriarsi del progetto ci proveremo”.
Gli obiettivi partono dal vecchio motto di Grillo dell’ “1 vale 1” come “primo e fondamentale concetto di convivenza civile e democratica (antifascista), per la condivisione e la partecipazione dei cittadini tutti, senza distinzione di età, sesso, cultura, etnia e credo religioso”.
La lista si propone inoltre “lo scardinamento del concetto di campagna elettorale che dovrà essere sostituito dal continuo lavoro in itinere senza limiti temporali e spaziali lungo tutta la durata della legislatura”; il concetto di “politica open source e open time”; l’idea che “emulare, copiare e prendere spunti da chi già fa le cose in un certo modo e che nulla è perfetto, ma tutto è migliorabile ed adattabile, sia possibile attingere”.
Viviferrara vuole prendere come modello Ada Colau, sindaco di Barcellona, con le sue “significative attività di gestione del bene comune di Barcelona en Comú e di Decidim Barcelona, per portare anche a Ferrara le pratiche di condivisione e partecipazione che loro stanno tentando di applicare da un po’ di tempo”.
Altro spunto arriva dal programma nazionale del Movimento 5 stelle e da altri programmi nazionali e internazionali “da modificare ed adattare, ovviamente, alle esigenze locali nello spirito che nessuno di noi è un corpo estraneo rispetto alle politiche globali” e dai concetti espressi da Naomi Klein, autrice del libro “No Logo”, nei suoi libri e nelle sue indagini e, infine, “dalla convinzione che deve essere la politica a governare l’economia e la finanza e non viceversa”.
Chi volesse partecipare a questo progetto o avere chiarimenti potrà scrivere via email a info@viviferrara.it.
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