Incertezza e dazi frenano, imprese ferraresi prudenti
Incertezza e dazi frenano fiducia ed investimenti, imprese ferraresi più prudenti, export in ripresa in attesa di probabili contraccolpi
Incertezza e dazi frenano fiducia ed investimenti, imprese ferraresi più prudenti, export in ripresa in attesa di probabili contraccolpi
Dopo pochi giorni dall’entrata in vigore dell'Ordinanzadella Regione Emilia-Romagna che stabilisce il divieto di attività lavorativa all’aperto tra le 12.30 e le 16 in caso di caldo estremo per il settore agricolo e florovivaistico, non si placano le perplessità delle aziende agricole
Tempi bui per i coltivatori di grano in Emilia-Romagna: produzione scarsa e prezzi bassi a fronte di una qualità eccellente, in particolare il peso specifico
La solidarietà trova ancora più spazio nei negozi di Coop Alleanza 3.0 con “Dona la spesa”, l’iniziativa della Cooperativa per la raccolta di prodotti che il 5 luglio sarà rivolta agli animali abbandonati e in difficoltà
L’intento della seconda edizione del Manuale sul Dumping Contrattuale nei Pubblici Esercizi, realizzato da Fipe-Confcommercio, in collaborazione con Adapt e con il sostegno dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, è quello di informare ma anche di offrire uno strumento utile al contrasto del fenomeno stesso
Potrebbe parlare ‘ferrarese’ la nuova legge sul pane. Accogliere sollecitazioni utili a licenziare in maniera definitiva e in tempi brevi la legge nazionale (169) sul pane, è stato infatti l’obiettivo dell’incontro tenutosi ieri e voluto dalla senatrice Pd, Paola Boldrini, come membro della Commissione Sanità, e dal collega Mino Taricco, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura in Senato, con le associazioni di categoria.
«Confronti come questo sono utili affinché la legge risponda alle esigenze delle imprese e dei consumatori», ha puntualizzato Taricco, che ne ha declinato i punti cardine in termini di formazione, prodotti e produzione, tutela della qualità, utilizzo di tecnologie sempre più spinte, filiera. E definizioni: ossia pane fresco, conservato, confezionato.
Unanime, da parte delle associazioni, la richiesta di trasparenza e semplicità. In ordine di intervento. Confartigianato: evitare che le sanzioni si trasformino in orpello burocratico. Mettere il consumatore nella condizione di scegliere anche in virtù della tracciabilità. Confesercenti: specificare la provenienza dei prodotti e incentivare l’utilizzo di quelli italiani, a cominciare dalle farine. Decidere cosa fare delle giacenze, dato che il pane non può essere venduto il giorno dopo. CNA: attenzione a non ampliare troppo le definizioni. Le regole devono essere precise, basilari, concise. Ascom: Immediatezza nell’interpretazione delle cosiddette etichette e nel ciclo produttivo, effettuato in sicurezza.
Entro dieci giorni (il 2 aprile, scade il termine per la presentazione degli emendamenti) le associazioni invieranno le loro sollecitazioni scritte alla Boldrini, che ha definito l’incontro fruttuoso «per giungere ad una sintesi che tenga conto di tutte le esigenze».
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