
di Matteo Malacarne
“Sport non solo come attività agonistica ma sopratutto come attività sociale”, queste solo le basi che l’assessore allo sport Simone Merli indica come fondamentali nel presentare del progetto del Canoa club Ferrara. Nella sala degli Arazzi della residenza Municipale, è stato presentato il progetto e l’open day “Ferrara dragon lady”.
L’attività del Dragon boat, nasce in Cina già nel 500 a.c. ed oggi è diventata una vera e propria attività sportiva con manifestazioni in tutto il mondo. Nel 1996 in Canada, grazie al dottore McKenzie, nasce il progetto “Abreast in a boat” dedicato alle donne operate al seno con l’obiettivo di sfatare il mito che le donne operate non potessero svolgere attività fisica.
Ed è proprio per le donne operate al seno, e alla prevenzione e riabilitazione loro dedicate, che è pensata questa manifestazione aperta comunque a tutti.
Le istruttrici Giorgia Minzoni, Anna De Lucchi, Giulia Tomasi e Giada Carniel, che saranno a capo del progetto, introducono la disciplina affermando che “spirito di squadra e senso di condivisione sono alla base di questa attività fisica. Siamo in possesso di un dragone che prevede 20 pagatori, un tamburino a prua e un timoniere e puntiamo all’acquisto di una seconda imbarcazione. L’attività sportiva sarà seguita da una fisioterapista e da una psicologa. Il fattore fisico è molto importante per questa disciplina perché è da considerare come un «farmaco» sia per donne che hanno finito sia per donne che stanno effettuando la terapia”.
L’open day di presentazione al pubblico sarà sabato 23 marzo, a partire dalle ore 15, presso l’oasi di Vigarano Pieve. La prova è gratuita a tutti coloro che hanno intenzione di provare e approcciare questa disciplina.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il presidente del Canoa club Ferrara, Luca Bertoncelli che ricorda: “Ferrara è la trentesima squadra in Italia, all’open day saranno presenti le compagini di Firenze, Modena e Torino. L’attività è aperta a tutte le donne, anche se si darà priorità a chi è stata operata, e contiamo di iniziarla ai primi di Aprile. Il nostro obiettivo finale è quello di raccogliere fondi, tramite gli sponsor, affinché l’attività possa essere gratuita per le donne che sono state operate”.
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