Spal
10 Marzo 2019
Il presidente: "Chiedo altra determinazione e agonismo". Simone Colombarini: "Serve un altro spirito per cambiare registro"

Spal, l’ansia sale. Mattioli: “Sono molto preoccupato”

di Redazione | 3 min

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Leonardo Semplici (foto di Fabio Petrosino)

di Simone Pesci

Senza tirare fare gol e ottenere dei punti diventa come scalare l’Everest a mani nude. A maggior ragione se l’avversario si chiama Inter. E nel dopo partita fra i protagonisti serpeggia preoccupazione.

“Nel primo tempo senza tirare in porta avevamo retto, ma nel secondo non ci siamo più stati e non abbiamo visto una reazione” commenta il patron biancazzurro Simone Colombarini, che non cerca certo alibi: “Dopo il gol dell’Inter non abbiamo visto la reazione, l’ultima mezz’ora è stato l’aspetto che meno mi è piaciuto. Bisogna cambiare registro, è la prima volta che vedo la squadra demoralizzarsi dopo essere andata sotto. Non c’è stata quella reazione che deve avere una squadra che si deve salvare. Dobbiamo mettere in campo un altro spirito perché dobbiamo fare i punti non solo negli scontri diretti, ma anche contro le altre squadre”.

Il presidente della Spal Walter Mattioli è scurissimo in volto, e fatica a contenere i suoi sentimenti. “Sono amareggiato e preoccupato, una delle prime volte che sono molto preoccupato” sibila ‘il Pres’, che non ha gradito  “come abbiamo interpretato la partita”, perché bisognava cercare di “approfittare della loro situazione non facile, fra infortunati e squalificati”.

“Le partite – prosegue Mattioli – sono sempre meno, i prossimi match contro Roma e Frosinone ci diranno se possiamo salvarci o meno. Chiedo ai giocatori di interpretare le gare con altra determinazione e agonismo. Devono cambiare atteggiamento, abbiamo una rosa di giocatori forti che si può salvare tranquillamente ma non li voglio vedere come dopo il primo gol, a testa bassa come se si dovesse perdere per forza. Il problema? Probabilmente il sistema di gioco che hanno adottato, ma che fanno fatica a modificare. Se ci si palla la palla in continuazione senza tirare diventa difficile”. 

Di altro avviso è mister Leonardo Semplici, che fino alla rete di Politano ha visto “una bella partita, fatta di aggressione per provare a ribaltare ogni situazione”, anche se ammette che “dopo il gol non siamo riusciti a reagire nella giusta maniera, sbagliando tanto sotto l’aspetto tecnico ma dispiace perché come avevamo giocato potevamo fare qualcosa di diverso”.

Non vuole sentir parlare di ansia, però, il tecnico perché “la preoccupazione c’è sempre stata, sapevamo che non eravamo salvi e sapevamo del nostro percorso, se qualcuno si è illuso che ci poteva essere qualcosa di diverso mi spiace. L’obiettivo è salvarci il prima possibile, ma se sarà all’ultima giornata come l’anno scorso va bene. Quest’anno le squadre sono più competitive, ma secondo me abbiamo il requisito per salvarci”.

L’impressione è che a questa squadra serva Lazzari come il pane, e su quel fronte sono attese novità a breve: “Non lo avevamo voluto rischiare oggi, mi auguro che da sabato possa essere a disposizione, ma oggi abbiamo perso perché l’Inter è stata più brava”.

Protagonista dell’episodio che ha sbloccato il match, suo malgrado, Kevin Bonifazi: “Ho toccato la palla di Politano e purtroppo e andata in porta. Abbiamo fatto una partita attenta con tanto agonismo, abbiamo limitato benissimo l’Inter. Mancata reazione? La tendenza delle partite è legata agli episodi, noi avevamo intimorito l’Inter a San Siro, ma allo stesso tempo quando prendi gol non è facile tirare fuori la testa”.

“Ultimamente con gli episodi non siamo fortunati, la cosa positiva è che la squadra ha dimostrato di potersela giocare con tutti, quindi non dobbiamo farci prendere da paura e frenesia” il commento dell’estremo difensore Emiliano Viviano. 

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