Ferrara accende la magia: l’albero illumina la Cattedrale – VIDEO
L’albero si è acceso, come da tradizione, nel pomeriggio dell'8 dicembre alle ore 17 davanti alla Cattedrale. La città inaugura il Natale
L’albero si è acceso, come da tradizione, nel pomeriggio dell'8 dicembre alle ore 17 davanti alla Cattedrale. La città inaugura il Natale
Ci sarà un ferrarese alla notte degli Oscar. Fred Kudjo Kuwornu porterà il suo documentario We Were Here – The Untold History of Black Africans in Renaissance Europe
"Free Gaza", "Palestina libera". In concomitanza con l'accensione dell'albero di Natale a Ferrara, davanti alla cattedrale, gli attivisti di Ferrara per al Palestina hanno voluto "accendere le luci" anche sulla Striscia ricordando che "non c'è Natale finché cadono bombe"
La sala dell'Oratorio San Crispino della Libraccio, nel tardo pomeriggio di martedì 2 dicembre, era piena di volti che quella storia l'hanno fatta davvero. A presentare "Corso Italia 25. La Cgil raccontata da dentro" di Gaetano Sateriale - per oltre trent'anni dirigente sindacale e poi sindaco di Ferrara - c'erano Sergio Cofferati e, in collegamento, Valeria Fedeli, Gianni Cuperlo, Pierangelo Albini moderati dal giornalista Massimo Mascini. Un dialogo fitto, spesso ironico, ma attraversato da una domanda molto seria: che cosa resta oggi di quel sindacato che ha segnato la storia italiana del secondo Novecento?
È stato avviato un nuovo servizio di ambulatori di Chirurgia Vascolare negli ospedali di Cento, Lagosanto e Argenta

Nora Imbimbo di Usb Bologna e Antonio Ferrucci di Usb Ferrara
di Lucia Bianchini
Usb Ferrara appoggia lo sciopero indetto da Non una di meno previsto per venerdì 8 marzo. Tra i temi trattati, che sono stati spiegati in un incontro che si è tenuto nella sede del sindacato di via Lucchesi, la condizione lavorativa femminile, la violenza sulle donne e il ddl Pillon.
Come hanno spiegato Nora Imbimbo di Usb Bologna e Antonio Ferrucci di Usb Ferrara, i dati Istat dicono che la condizione lavorativa delle donne è molto diversa da quella degli uomini, con salari femminili inferiori del 23%, dato che sale al 29% per il lavoro autonomo e al 38,5% tra le lavoratrici più istruite. Evidente è anche la differenza nella percentuale di occupazione, 49,5% per le donne e 68% per gli uomini, nonostante le statistiche dimostrino che le donne raggiungano un livello più alto di istruzione, con il 63% di diplomate contro il 58% di diplomati. Altro nodo notevole nell’occupazione femminile affrontato nell’incontro è stato il part time, scelto in alcuni casi dalla donna per poter gestire situazioni diverse, ma in molti altri casi imposto.
“Un problema è anche la maternità – ha sottolineato Imbimbo – se con il primo figlio si riesce a riavere il proprio posto di lavoro, lo si perde avendo il secondo, e quando si rientra alle proprie mansioni si è spesso in condizioni sfavorevoli rispetto a prima della maternità. Questo crea dei periodi di ‘vuoto’ nella contribuzione, che insieme ai salari più bassi percepiti dalle donne, fa sì che anche le loro pensioni siano più basse. Per non parlare di come le donne possano essere soggette a molestie o a ricatti sessuali sul luogo di lavoro, all’atto dell’assunzione, per mantenere il posto o per avere ciò che spetta loro a livello di carriera”.
Sono state poi affrontate alcune scelte politiche che riguardano la condizione femminile: la possibilità di scegliere di non usufruire della maternità prima del parto, ma di sfruttare tutti e cinque i mesi previsti dopo la nascita del bambino, e il ddl Pillon, che rende molto più difficile la separazione, oltre alla difesa della legge 194, recentemente soggetta a diversi attacchi.
Usb e non una di meno su questi temi hanno creato un opuscolo: ‘Donne sull’orlo di una crisi di numeri. Una prospettiva di genere sul mondo del lavoro’.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com