Scienza e tecnologia
20 Marzo 2019
La città estense sta valorizzando al meglio il suo patrimonio geotermico con il teleriscaldamento

Ferrara, città calda per natura

di Redazione | 3 min

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Ferrara ha un vero e proprio dono della natura: la sua Geotermia. Il calore della terra sulla quale sorge rappresenta infatti un patrimonio energetico rinnovabile unico in Italia: un tesoro custodito nel sottosuolo – e scoperto quasi per caso a metà del secolo scorso – che la città estense sta valorizzando al meglio attraverso la tecnologia del teleriscaldamento, un sistema eco-compatibile che permette di ottimizzare l’impiego delle risorse naturali, con notevoli benefici sia in termini di risparmio economico che di impatto ambientale. Ma andiamo con ordine.

Cos’è la geotermia

Il termine geotermia – dal greco geo (terra) e thermos (calore) – identifica una forma di energia la cui utilizzazione sfrutta la differenza di calore tra la superficie terrestre e il sottosuolo.

L’energia della Terra può essere originata dal calore trattenuto negli strati più profondi della crosta (cioè quello generatosi durante la formazione del pianeta), dal decadimento dei minerali radioattivi o ancora dall’energia termica assorbita dal sole. Di solito le sorgenti geotermiche generate dal calore interno del globo sono collocate sui confini delle placche tettoniche oppure nei pressi di vulcani attivi. Per questo, nel mondo, i Paesi che possono vantare un numero cospicuo di fonti geotermiche sono gli stessi conosciuti per la frequenza e l’importanza di fenomeni sismici o per le loro origini vulcaniche: la California eil Giappone innanzitutto.

Ma la presenza geotermica ha un certo rilievo anche in Italia, che è un Paese interessante dal punto di vista geologico e vulcanologico. La si trova in particolare in Toscana, nella zona di Larderello (che si estende fino a Bolsena e poi per diversi chilometri in mare), in Campania, nei Campi Flegrei, nell’area del Tirreno Meridionale e nel canale di Sicilia. Ma di zone in cui sono reperibili sorgenti geotermiche ce ne sono molte altre sparse in tutto lo Stivale, a cominciare appunto dal bacino ferrarese.

La (ri)scoperta dell’acqua calda a Ferrara

Negli anni Cinquanta Ferrara fu teatro di molte trivellazioni volte alla ricerca di idrocarburi e che portarono invece a una scoperta assai più preziosa sotto il suolo di Casaglia: l’acqua calda. Caldissima anzi, perché la temperatura raggiunta nel bacino estense segna naturalmente i 100°, ben al di sopra della soglia considerata “ottimale” da fornire al pubblico (80°/ 90°) mediante la tecnologia del teleriscaldamento. Una caratteristica eccezionale, ma non l’unica. L’acqua calda ferrarese può infatti essere reperita a una profondità assai inferiore rispetto al “normale”: 1.100 metri nel pozzo Casaglia 1 e 1.960 metri nel pozzo Casaglia 2. Praticamente in superficie, se si considerano le medie di estrazione. Un vantaggio che consente prelievi con un impiego ridotto di energia e con minori costi di produzione e al consumo

Ferrara teleriscaldata

Quella di Ferrara è una delle realizzazioni più importanti d’Italia per quanto riguarda l’utilizzo dell’energia geotermica per il riscaldamento. Lo è dal 1990, quando cioè avvenne la prima distribuzione di calore da fonti geotermiche. Ancora oggi, con la tecnologia del teleriscaldamento, il sistema è rimasto lo stesso: l’acqua calda (a 90°) o surriscaldata (a 120°) viene prelevata dalle sorgenti e portata verso la superficie grazie a una rete sotterranea che attualmente si estende per oltre 316 chilometri. Attraverso uno scambiatore avviene la cessione di calore dell’acqua all’impianto degli edifici allacciati alla rete. Nello scambiatore si realizza il passaggio di energia tra due fluidi a temperature diverse, facendo sì che l’acqua già calda arrivi agli impianti per il riscaldamento e per gli usi igienici e sanitari e quella fredda rientri in centrale per essere nuovamente riscaldata.

Il teleriscaldamento è in grado di distribuire energia e calore in case, uffici e strutture anche molto lontani dal punto di produzione, senza bisogno di interventi radicali sugli impianti interni agli edifici. Si tratta di un servizio comodo, moderno e particolarmente virtuoso, perché riduce le emissioni nocive nell’ambiente e garantisce nel contempo risparmio (nessuna caldaia o centrale termica condominiale da gestire e manutenere) e sicurezza (nessun combustibile né fiamma libera nei locali).

Il servizio è fornito da Gruppo Hera. Scopri di più

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