Fra le liste civiche compare “Addizione Civica”, già nota come GRAPPA “gruppo ricerca autonomo per la partecipazione attiva” con l’intenzione di testimoniare la presenza cattolica in politica. Secondo Maresca, consigliere comunale del PD ed esponente di Azione Cattolica, il neo-raggruppamento vuole impegnarsi in politica “per esprimere valori e progetti” orientati sulle posizioni espresse da Mons. Perego: solidarietà, accoglienza, integrazione, lavoro, cercare una convergenza con il progetto politico che appaia più convincente tramite gruppi di studio ai quali ho partecipato anch’io. Ora gli esponenti di “Addizione Civica” parlano come se avessero scelto di appoggiare il PD, schierandosi in ogni caso a sinistra.
La “convergenza” dovrebbe avvenire su valori non negoziabili, a partire dalla difesa della vita dal concepimento, secondo le parole pronunciate dal Pontefice. L’Italia soffre per denatalità ma non vengono messe in atto misure di sostegno alla famiglia, tipo asili e quoziente famigliare (la Germania, oltre ad asili aziendali, assegna 220 € al mese ad ogni ragazzo fino al completamento degli studi universitari).
Che cosa si ripromette il neo-raggruppamento per sostenere le donne in gravidanza in difficoltà? Quali forme potrebbe assumere il sostegno pubblico nei loro confronti?
Cosa ha in comune “Addizione Civica” con le forze politiche di sinistra? Le stesse che, in Regione, come risulta dal voto del 27.02.2019, hanno respinto la mozione Tagliaferri che chiedeva di sostenere le associazioni cattoliche ma hanno approvato l’ordine del giorno “a difesa e attuazione della legge 194”? Legge 194 che all’art. 1 afferma che “tutela la vita umana dal suo inizio” e art. 2 si propone di “far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza.” Come? Pillola del giorno dopo?
La scelta di cercare “convergenze” era sincera o già orientata ad un preciso ambito politico, come verrebbe da pensare leggendo le ultime dichiarazioni degli esponenti di “Addizione Civica”?
Alcide Mosso