Attualità
26 Febbraio 2019
Terminati i lavori post sisma. Don Zanella: "Ora chiude la cattedrale, per poterla rivedere nel modo più bello e dignitoso possibile"

Da aprile riapre la chiesa di San Benedetto

di Redazione | 2 min

Leggi anche

No Biometano. Il gruppo di Villanova continua a vedersi negato il confronto

Grande "amarezza e contrarietà" è quello che prova il gruppo di cittadini di Villanova "che da anni si oppongono alla realizzazione del megaimpianto per la produzione di biometano" dopo l'incontro elettorale organizzato dal sindaco Alan Fabbri nella serata di mercoledì 8. Probabilmente vedevano in quel momento l'ultima possibilità di avere un confronto

Offese a Ilaria Cucchi. Arrivano le scuse di una ‘pinguina’

Si avvia alle battute finali il processo nato dal filone di inchiesta relativo alle accuse di diffamazione aggravata nei confronti di Ilaria Cucchi, senatrice di Sinistra Italiana, da parte dei 'Pinguini Estensi', il famigerato gruppo Facebook tristemente balzato agli onori delle cronache per la sacca di haters che si scagliava con inaudita violenza verbale contro governo, istituzioni e personalità della società civile

di Lucia Bianchini

“Non mi avreste mai creduto se vi avessi detto che avremmo riaperto San Benedetto,invece ci siamo riusciti” così ha esordito don Stefano Zanella alla presentazione della ristrutturazione realizzata alla chiesa di San Benedetto dopo il sisma del 2012, che si è svolta nella serata di lunedì 25 febbraio presso il cinema San Benedetto.

L’edificio sarà ufficialmente riaperto il 6 aprile. “Riapriamo San Benedetto e chiude la cattedrale, per poterla rivedere nel modo più bello e dignitoso possibile” ha proseguito don Zanella.

A presentare i lavori sono stati i tecnici che se ne sono occupati: “Realizzare un progetto di ristrutturazione su un edificio della scuola di Biagio Rossetti non è stato facile – ha spiegato Fausto Bianchi, architetto -, chiesa che per di più era già stata ricostruita negli anni Cinquanta dopo essere stata distrutta da un bombardamento durante la guerra. I danni causati dal terremoto, anche se non immediatamente visibili,erano ingenti”.

Come ha spiegato Antonio Valva, ingegnere, si sono corretti i danni provocati dal sisma, migliorando poi la resistenza dell’edificio, il tutto nel rispetto della costruzione storica. In particolare la facciata è stata collegata in modo da evitare ribaltamenti, si sono realizzate cinture metalliche a sostegno delle pareti curve, oltre ad un rinforzo delle cupole e degli archi.

Del restauro degli affreschi e dell’esterno ha parlato Giovanni Giannelli: “Abbiamo ‘messo la cipria’ alla chiesa occupandoci in particolare delle decorazioni della parte centrale della navata, in parte originali, in parte ricostruite negli anni Cinquanta. Con iniezioni di materiale consolidante si sono riparate le lesioni degli affreschi, che fortunatamente non avevano intaccato le figure. L’esterno, di cui il restauro post bellico aveva recuperato i frammenti lapidei originali integrandoli con ricostruzioni, è stato invece ripulito da alghe e licheni, che avevano intaccato soprattutto le parti originali”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com