di Simone Pesci
Il teleriscaldamento va alla conquista di Ferrara. Zone periferiche comprese. Il massiccio intervento, finalizzato a rendere la città sempre più amica dell’ambiente, entrerà ancor più nel vivo. Innanzitutto perchè c’è una linea di teleriscaldamento in “fase avanzata di realizzazione, che connette lo studentato delle Corti di Medoro, il cohousing, la biblioteca di quartiere e la nuova sede della Polizia municipale”, esordisce l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Ferrara, Aldo Modonesi.
Agli inizi di marzo, invece, partirà l’accantieramento che estenderà la rete fino a Barco. “Parte il primo stralcio (i lotti sono tre, ndr) di lavori; saranno 1,5 chilometri di rete che ci permetterà di collegare entro la prossima estate una parte del quartiere, alcuni immobili Erp e la palestra” svela lo stesso Modonesi. Una volta completati i tre lotti, la rete di teleriscaldamento sarà implementata di tre chilometri, che permetteranno, solo questi, un efficientamento energetico e un risparmio di emissioni in aria di circa 1850 tonnellate di Co2, equivalenti a 18500 alberi.
Questi lavori costeranno 2,5 milioni di euro, finanziati per circa 400mila euro da Comune e Acer – che contribuirà con 224mila euro -, mentre il restante sarà messo sul piatto da Hera. “Per il primo lotto di lavori partiremo da una zona verde parallela a via Padova, e non intralceremo la viabilità” rassicura Fausto Ferraresi, direttore della direzione teleriscaldamento della multiutility. Una volta ultimati tutti e tre gli stralci, la rete allaccerà, oltre agli immobili di Acer, anche gli “edifici del Comune, come le scuole e la palestra” spiega Ferraresi, e costituirà “l’ultimo tassello dal punto di vista della riqualificazione dei vari interventi che si sono succeduti a Barco”.
Esprime tutta la sua soddisfazione Diego Carrara, direttore di Acer Ferrara: “A Barco abbiamo sviluppato un processo di riqualificazione, recuperando, o costruendo ex novo, 360 alloggi, di cui 152 verranno raggiunti dal primo stralcio di questi lavori”. Molteplici, secondo Carrara, sono i fattori positivi, sia per l’ambiente, che per gli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
“Ci saranno – afferma Carrara – diversi benefici. Aumenta l’efficienza energetica, si valorizzano le fonti rinnovabili, ci sarà un risparmio per gli utenti già fragili, e non ci sarà più necessità di acquistare caldaie. Solo la non sostituzione delle caldaie ci porta 500mila euro che possiamo considerare un risparmio considerevole. Aumenterà anche il valore del patrimonio edilizio”.
La rete, nel suo complesso, arriverà a servire circa 25mila appartamenti. “E’ una scelta ambientalmente corretta: stiamo vivendo una fase dove non c’è settimana che Ferrara non sia tra i comuni nei quali viene evidenziato uno sforamento di livelli di inquinamento, e quando le misure emergenziali hanno un ritmo di questo tipo, c’è necessità di andare a innestare soluzioni radicate” è la benedizione di Modonesi.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com