di Simone Pesci

Ferrara è ufficialmente entrata nel periodo più gioioso dell’anno, quello del carnevale. Una festa, però, tutta alla ferrarese, che nulla a che vedere con carri, maschere da supereroi e caramelle.

Da venerdì, e per due weekend, la città tornerà ai fasti di quando “era la capitale del mondo economico e culturale del Rinascimento” afferma il presidente dell’Ente Palio Stefano Di Brindisi, nell’aprire le danze alla settima edizione del “Carnevale degli Este”, kermesse che per i prossimi due weekend farà respirare aria medievale per le vie del centro, con una cinquantina di eventi in programma.

“Sette anni fa – rammenta l’assessore con delega al Palio Aldo Modonesi -, abbiamo deciso insieme al mondo del Palio che valeva la pena non imitare l’esperienza di uno dei tanti carnevali allegorici che ci sono in giro per l’Italia, penso anche a Cento, ma di puntare su specificità, tradizioni e rievocazione storica”.

L’evento, quindi, è riuscito a scongiurare la crisi del settimo anno, perchè la crescita del carnevale rinascimentale ha fatto sì che, proprio nel 2019, la manifestazione si spalmasse su due weekend, e non più in uno solo. “E’ una grande soddisfazione, significa che quando abbiamo deciso di accettare questa sfida ci avevamo visto giusto” gongola Modonesi.

Al suo fianco il presidente del Consorzio Visit Ferrara Matteo Ludergnani promuove l’evento, affermando che “negli ultimi due o tre anni sta avendo un grande appeal turistico”. E la manifestazione non poteva che aprirsi con una lunga spiegazione di uno dei personaggi più influenti del mondo rinascimentale: la duchessa di Ferrara Lucrezia Borgia, personalità alla quale è dedicato il settimo appuntamento del Carnevale degli Este.

Per tutto il periodo di festa, a ‘vegliare’ sui ferraresi e sui turisti ci penserà un’enorme maschera, appesa per l’occorrenza alla Torre dell’Orologio dopo la lettura dell’editto di apertura del carnevale.