Festa dell’Unità, prima serata con de Pascale
Inizierà domani sera (venerdì 12 settembre) la Festa dell'Unità al baluardo di Santa Maria della Fortezza di viale IV Novembre
Inizierà domani sera (venerdì 12 settembre) la Festa dell'Unità al baluardo di Santa Maria della Fortezza di viale IV Novembre
Intervento di Paolo Calvano (Pd): "Gaza, situazione umanitaria insostenibile. La maggioranza in Regione chiede al Governo stop vendite armi e condanna evacuazioni forzate"
Intervento del vicesindaco di Ferrara Alessandro Balboni: "Il dibattito politico si sta progressivamente esasperando non solo nei toni, ma anche nella delegittimazione e disumanizzazione dell'avversario"
Prevenzione, mediazione culturale e gestione partecipata degli spazi pubblici con l’obiettivo di una maggiore sicurezza. Via libera della giunta regionale all’accordo di programma con il Comune di Ferrara per la realizzazione del progetto “Ferrara vivibile e sicura”. Investimento totale 298mila euro
A poco più di un mese dalla conclusione dei lavori di manutenzione della rotatoria di piazzale San Giovanni, la questione finisce in Consiglio comunale. Il gruppo consiliare La Comune di Ferrara ha presentato un’interrogazione rivolta al sindaco e alla giunta per chiedere chiarimenti sulla qualità dell’intervento, costato 350mila euro alle casse comunali
Luigi Marattin
Non c’è un momento di tranquillità per i risparmiatori di Carife e delle altre tre banche finite in risoluzione (Carichieti, Banca Marche e Banca Etruria), che appena tappata una falla nelle leggi e nei decreti relativi ai rimborsi ne vedono subito spuntare fuori un’altra. Magari proprio là dove si pensava che lo scafo fosse finalmente solido.
La bozza del decreto attuativo corregge infatti un problema che era stato sollevato a metà dicembre dal deputato Pd Luigi Marattin e poi ripreso da più parti nei mesi successivi: in tutti i testi che disciplinavano i rimborsi, si è sempre fatto riferimento alle “banche poste in liquidazione”, e non a quelle in risoluzione, come appunto Carife. Un problema superato dall’ultima versione del decreto, dove vengono puntualmente citate entrambe le procedure per elencare i risparmiatori che avranno accesso al fondo. Ma a questo punto si apre un problema tecnico non da poco: se la correzione proposta da Marattin è stata fatta solo nei decreti attuativi e non nella legge a cui questi si riferiscono (in questo caso la Legge di Bilancio), tutti i risarcimenti ai risparmiatori delle banche in risoluzione potrebbero essere impugnati e contestati in tribunale. Ed entrare così nuovamente in un nuovo limbo giuridico.
Nel dicembre scorso il sottosegretario al Mef Alessio Villarosa aveva cercato di rassicurare i risparmiatori affermando che tra gli istituti in liquidazione sarebbero compresi anche quelli in risoluzione, mentre il deputato del M5S Vittorio Ferraresi affermava che Marattin “crea ansia ingiustificata”, ma la nuova bozza del decreto sembra invece confermare le tesi del deputato Pd, che mantiene quindi inalterate le proprie critiche e si dichiara preoccupato per l’incongruenza tra legge e decreto attuativo che traspare oggi. “La cialtroneria di questa gente non ha limite – afferma l’ex assessore alle finanze di Ferrara -. Quando fecero la norma, il 22 dicembre scorso, ho subito sollevato un problema: o inserivano la fattispecie delle banche andate in risoluzione (prima che in liquidazione) oppure gli indennizzi non si sarebbero applicati a Carife e le altre 3 banche fallite nel 2015. Per tutta risposta, Villarosa mi diede dell’ignorante (che è come farsi dare del “cannibale” da Hannibal Lecter) e anche gli esponenti della Lega locale si precipitarono a dire che avevo torto. Ora invece la sorpresa: nelle bozze di decreto attuativo compare esattamente la specificazione che avevo chiesto di inserire”.
Ma secondo Marattin, “però sono talmente cialtroni che invece di modificare la legge, come avevo chiesto con un emendamento bocciato, lo hanno inserito nel decreto attuativo, che come noto a tutti non può modificare la norma primaria, estendendone l’applicazione. Quindi sono cialtroni due volte: una perché hanno riconosciuto di aver scritto, a dicembre, una norma che escludeva Carife. E due perché hanno rimediato nel modo sbagliato. Come risultato, il decreto è impugnabile e quindi rischia di non essere efficace”.
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com