Politica
18 Febbraio 2019
Pesanti attacchi del senatore ferrarese a Tagliani e Modonesi. Ma in Gad non si muove foglia: "Qualcuno li ha avvisati, è la prova della mafia nigeriana"

Passeggiata di Balboni in Gad: “Tagliani ridicolo, ora tolleranza zero”

di Redazione | 4 min

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Alberto e Alessandro Balboni — il senatore e il capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia, rispettivamente — radunano, “in un evento organizzato di corsa” e organizzato solo nella stessa mattinata, una quarantina scarsa di persone in stazione domenica sera. “Una passeggiata tranquilla di liberi cittadini”, dicono loro sia lo scopo, una protesta dopo i tafferugli del giorno prima nei dintorni del grattacielo, dicono invece gli striscioni che si sono portati dietro — “La sicurezza è un diritto, ora tolleranza zero”, si legge — e le tempistiche della manifestazione.

“Sono un cittadino della Gad anch’io adesso, qui c’è un manipolo di coraggiosi”, scherza Alberto Balboni ricordando la recentissima apertura del comitato elettorale del partito in via Cassoli, poi si fa subito più serio: “Questa passeggiata è composta da cittadini che credono ancora che si possa circolare liberamente nella propria città, anche nella zona Gad, anche dopo quello che è successo ieri”, dice aggiungendo poi che “siamo qui per affermare che la sicurezza è un diritto, e di fronte a chi si comporta in modo violento, chi commette illegalità, chi spaccia, bisogna rispondere con fermezza applicando il principio che la legge è uguale per tutti a prescindere dal colore della pelle. Non possono esserci aree di impunità in ragione della nazionalità o dell’appartenenza etnica. Chi delinque non essendo cittadino italiano deve essere espulso”.

Balboni nella mattinata di sabato aveva già invitato il sindaco Tagliani a chiedere lo stato d’emergenza e avava preannunciato un’interrogazione al ministro dell’Interno.

Non solo, il membro della camera alta del parlamento rincara poi la dose contro gli amministratori cittadini: “Il sindaco Tagliani non ha perso occasione per rendersi ridicolo. Affermare che quanto successo sia responsabilità del decreto sicurezza… delle due l’una: o è fuori dalla realtà ed è meglio che osservi qualche giorno di astinenza dall’alcol – afferma il senatore, adagiandosi su toni che paiono sopra le righe – oppure è in assoluta malafede. Le persone che ieri sera hanno fatto quello che hanno fatto hanno in tasca decine di fogli di espulsione, che non vengono dai centri di accoglienza ma sono arrivate sul territorio illegalmente che si dedicano a prostituzione, spaccio di droga e occupazione militare del territorio per i loro fini illeciti”.

Balboni poi si scaglia contro l’assessore delegato alla sicurezza urbana, Aldo Modonesi — sul quale si vocifera una candidatura in ticket con Marcella Zappaterra, ancora però da definire: “Solo pochi giorni fa, con sommo sprezzo del ridicolo, ha affermato che le cose in questo quartiere stanno migliorando. La risposta è arrivata ieri sera, le cose stanno peggiorando: il fatto che ci siano meno episodi di violenza significa che queste organizzazioni criminali di tipo mafioso — qui c’è la mafia nigeriana che controlla e sfrutta il territorio — significa che hanno già delimitato il perimetro da sfruttare. La gente è stanca, qui ci sono migliaia di famiglie che hanno visto andare in fumo i loro risparmi vedendo il valore delle case per cui si sono sacrificate una vita crollare dell’80 per cento, che avrebbero mantenuto se questo fosse un quartiere normale in un Paese normale”.

“La polizia sta facendo un ottimo lavoro, anche se il personale non è sufficiente. Domani farò un’interrogazione al ministro Salvini, che aspetto a Ferrara, perché vorremmo avere 50 militari a presidiare 24 ore su 24 questo territorio e che il governo rispondesse alla nostra interrogazioni di mesi fa sulla grave carenza di organico della Questura di Ferrara e delle forze dell’ordine. Noi siamo al fianco della gente”, ha aggiunto il senatore.

Il corteo può quindi prendere forma. Dalla stazione si procede verso il grattacielo, passando per l’androne dove due migranti vengono sorpresi a giocare d’azzardo e alla vista dei distintivi degli agenti in borghese che seguono la manifestazione e delle telecamere degli organi di informazione si coprono la faccia, raccolgono le carte e scappano. Da lì si segue la strada dei giardini del grattacielo per poi procedere verso piazzale Castellina dove un altro migrante appoggiato ad una colonna augura una buona serata al corteo. “Buon lavoro”, gli rispondono dalla testa Raffaele Ferretti di Gad Sicura e Marci Sarti degli Insorgenti che accompagnano Balboni mentre documentano il viaggio con una diretta Facebook.

Oltre a questo però, non si muove foglia e nulla di rilevante è da segnalare. Un’evenienza che non sfugge ad Alberto Balboni, che la vede come una conferma della presenza della mafia nigeriana:”Questa è la prova che [gli spacciatori, nda] rispondono ad un’organizzazione. Non c’è un’anima viva in giro e non credo che i quaranta della sommossa di ieri leggano i giornali, dove poi questa manifestazione non era annunciata: vuol dire che c’è qualcuno col cervello che si informa e li tiene informati che gli ha detto di restare a casa. Se tutte le sere fossero come questa avremmo risolto il problema, non ci sono perché non è una cosa spontanea come dicono gli amici della sinistra, avremmo incontrato gli spaccini che al Pd fanno meno paura della divisa. A noi invece danno molto fastidio, anche perché girano con una dose o due e non vengono arrestati. Quando parliamo di mafia nigeriana non diciamo delle eresie”.

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