Fiscaglia
12 Febbraio 2019
L'evento inserito nell'ambito del "Giorno del ricordo". Tagliani: "Ci sono tanti eventi perchè la città ha voglia di farsi coinvolgere"

Ferrara ricorda Farinatti, finanziere di Migliarino infoibato nel 1943

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Muore Gabriella Sturani, l’addio di Vasco alla sua “Gabri”

E' stata partner di Vasco Rossi negli anni Ottanta e dalla relazione con la rockstar ha avuto un figlio, Lorenzo, riconosciuto dal padre nel 2003. Gabriella Sturani, originaria di Masi Torello, si è spenta a soli 56 anni, e i dettagli della morte non sono ancora stati resi pubblici. Ma è pubblico invece lo struggente post instagram scritto da Vasco e rivolto a Lorenzo

Sfugge all’alt. “Non sapevo che erano poliziotti locali”

È stato interrogato ieri (mercoledì 27 marzo) il 26enne ferrarese che, lo scorso 28 febbraio, mentre si trovava a bordo della sua automobile, lungo via Baluardi, non si sarebbe fermato all'alt che gli era stato imposto da un poliziotto locale in abiti civili

di Simone Pesci

La memoria degli esuli e degli infoibati istriani, giuliani e dalmati anche attraverso le storie di chi quegli avvenimenti li ha vissuti in prima persona, ma che non può esserne testimone a causa del destino.

Il personaggio in questione è Antonio Farinatti, finanziere, comandante della brigata Parenzo “gettato in una foiba alta 146 metri nell’ottobre del 1943, con i polsi legati con i fili di ferro e accoppiato ad altre due vittime”, racconta il maggiore delle fiamme gialle Gerardo Severino, affiancato dall’appuntato scelto Federico Sancimino, in fase di presentazione del libro dedicato al militare nativo di Migliarino. “L’eroe di Parenzo” il titolo della pubblicazione, svelata di fronte alla figlia Stefania e a una sala Arengo colma di persone.

L’evento è stato inserito nella programmazione del “Giorno del ricordo 2019”, ed è stato uno dei numerosi appuntamenti dove si rifletterà “per un momento storico grave, che per troppi anni è passato con un silenzio che non doveva essere fatto” ammette in apertura Anna Maria Quarzi, presidente di Isco Ferrara.

E Ferrara ha voglia di rimettersi in pari con il tempo perso, come sottolinea il sindaco Tiziano Tagliani: “Il coinvolgimento delle associazioni culturali cittadine è testimonianza della volontà di conoscere. Oggi c’è grandissima necessità di approfondimenti, e abbiamo l’opportunità d’incontrare, attraverso i testimoni, e approfondire di volta in volta una vicenda nazionale e locale, perché centinaia di profughi ospitati in quegli anni sono poi diventati parte della comunità cittadina”.

E ancora: “Presentarci a questo appuntamento con una serie di occasioni è la testimonianza che la città vuole farsi coinvolgere. Non è un momento formale, ma vero. La peculiarità della nostra città è che non c’è solo un giorno della memoria o del ricordo, ma fa una serie di eventi”.

“Il ricordo di una delle pagine più dolorose e angosciose della nostra storia” pronuncia il prefetto Michele Campanaro durante suo intervento nel quale non si limita solo ai saluti di rito. Il suo pensiero, infatti, è rivolto a “una tragedia provocata dalla pianificata volontà di epurazione su base etnica e nazionalista”, a fatti perpetrati dalla “violenza del comunismo che scatenò la rappresaglia su italiani inermi”.

Una tragedia “che colpì anche partigiani antifascisti”, sottolinea Campanaro, poco prima di evidenziare il fatto che “migliaia di italiani per fuggire intrapresero una vera e propria odissea, e furono costretti ad un lacerante esodo: una diaspora che ha significato anche la tragica perdita di identità”.

E Flavio Rabar, presidente del Comitato provinciale ferrarese dell’associazione Venezia-Giulia e Dalmazia batte sullo stesso tasto: “Molte volte passa in secondo piano il dramma dell’esodo. In tutta Italia ci furono 109 campi profughi. Anche a Ferrara, in via Romei dove oggi c’è l’istituto alberghiero. Noi dobbiamo ricordare anche questi avvenimenti”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com