La relazioni diplomatiche tra Ferrara e Bondeno ricordano sempre più quelle tra Washington e Pechino, mentre si avvicina il momento delle prossime elezioni comunali. In attesa dell’ufficialità della candidatura dell’ex sindaco matildeo Alan Fabbri alla guida del centrodestra, l’attuale primo cittadino Tiziano Tagliani entra a gamba tesa sul “modello Bondeno” invocato dai sostenitori di Fabbri nel capoluogo. Un’uscita che nelle ultime ore ha scatenato la reazione del sindaco di Bondeno Fabio Bergamini, che accorre in difesa del suo predecessore e del proprio Comune rispondendo per le rime a Tagliani.
“Sembra surreale sentire una campagna elettorale per una città ricca di storia e cultura come Ferrara tutta impostata sul fango – afferma Bergamini -: quello gettato su di un comune vicino. Tiziano Tagliani dovrebbe essere un uomo delle “istituzioni” o, almeno, così si era sempre presentato come presidente della Provincia, ma evidentemente la scarsità di argomenti porta a queste scomposte uscite mediatiche. Se l’offerta politica di chi governa da sempre Ferrara è questa, allora il centrodestra potrà dimostrare presto cosa significa “amministrare'”. Secondo il sindaco bondenese, Tagliani “dimentica i gravi problemi della sua città: tutti ricordiamo com’era Ferrara fino agli anni Novanta e vediamo com’è stata ridotta dalle ultime amministrazioni Pd”.
Bergamini mette a confronto le politiche dei due Comuni e replica alle critiche di Tagliani: “Veniamo da un incontro promosso assieme ai nostri imprenditori con la Regione nel quale si sono evidenziati i limiti di collegamento infrastrutturale e viario del territorio ferrarese, penalizzato nel transito delle merci verso le province vicine. A Bondeno, noi stiamo lavorando per sostenere il lavoro, la formazione professionale, le iniziative dei giovani. A Ferrara, non mi pare che il Comune si sia speso troppo per un suo riscatto”. In quanto alla questione del declino demografico, Bergamini cita le statistiche diffuse dalla Camera di Commercio secondo cui l’indice di vecchiaia (indicatore che mette in relazione la popolazione under 15 con quella over 65) della città è 263, rispetto al 270 di Bondeno. “Dati praticamente identici – afferma Bergamini -, che fotografano il numero di abitanti in età lavorativa, mentre ci sono ben undici comuni con un indice maggiore. Quindi, più “anziani” dei nostri. E’ un dato che non vuole dire che un comune è più “bravo” dell’altro, ma soltanto che la città che dovrebbe trainare e fare sistema con i centri più piccoli non si è data una mossa per farlo. Se gli amici di Tagliani rimarranno alla sua guida, temo che il declino della provincia intera sarà inesorabile”.
Il sindaco di Bondeno difende infine l’operato di Fabbri, in particolare per la gestione del terremoto, mentre attacca la giunta Tagliani anche per il fallimento di Carife, frutto a suo avviso anche di politiche locali fallimentari. “Al pari delle sue strade e vie di comunicazione provinciali. La parte politica che amministrata Ferrara da 74 anni, forse, ha qualche responsabilità in più di chi, a quarant’anni, come Alan Fabbri, può vantarsi di avere risollevato prima e meglio di altri il proprio paese dal terremoto. Perché Bondeno è un centro che, sul piano della ricostruzione, ha saputo fare “sistema” e rialzarsi con grande orgoglio e dignità. Le macerie di Carife e di anni di politiche ambigue, invece, sono lì a testimoniare il triste fallimento della sinistra a Ferrara”.
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