Caso Cidas. Lodi ricorre in Appello
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Intervento di Ilaria Baraldi, Portavoce della Conferenza Donne democratiche di Ferrara. "Andare a votare e votare 'si' ai 5 referendum un primo indispensabile passo per costruire un modello di società più giusto e equo"
Il Pd ha "appreso con stupore e rammarico che la Giunta, su indicazione della Commissione Toponomastica, ha disatteso quell’impegno avvallando la proposta di intitolare alla sola memoria dell’on. Preti lo spazio pubblico dell’ex autostazione, in via Rampari di San Paolo"
L’elemento storico e politico che distingue la violenza nazifascista dagli episodi violenti è l’imputabilità dei primi a una volontà diretta dei vertici nazifascisti di insanguinare, prima negli anni del regime e poi nella lenta ritirata, il nostro paese
Martedì pomeriggio i militanti di Gioventù Nazionale Ferrara si sono riuniti per rendere omaggio a Sergio Ramelli, giovane studente milanese brutalmente assassinato cinquant’anni fa
Nicola Lodi
“L’uso della querela a scopo intimidatorio è purtroppo una pratica molto conosciuta dai giornalisti”. Lo affermano in una nota congiunta Giovanni Rossi, presidente del consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna ed Emilia Vitulano, responsabile dell’Osservatorio regionale sulla professione, che prendono in esame la querela del segretario comunale della Lega di Ferrara, Nicola “Naomo” Lodi nei confronti di Estense.com, per ricordare che “i cronisti quotidianamente sono minacciati o vengono raggiunti da querele, spesso temerarie, che hanno il solo scopo di esercitare pressioni, intimorire soprattutto quelle realtà più piccole o quei giornalisti precari per i quali una richiesta risarcitoria può trasformarsi in una mannaia”.
Ordine ed Osservatorio fanno presente che il dossier 2018 di Reporters sans frontieres ci colloca al 46esimo posto nel mondo come libertà di stampa: “libertà minacciata non dalla faziosità dei giornalisti, come una narrazione quella sì faziosa vuol far credere, ma dalle minacce, intimidazioni e querele che la categoria subisce”.
In questi giorni l’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna e l’Osservatorio regionale sulla professione hanno avuto la segnalazione di Estense.com, che ha ricevuto una richiesta risarcitoria di 100 mila euro dal segretario della Lega di Ferrara, Nicola Lodi. Motivo: una serie di articoli pubblicati dalla testata nella scorsa primavera in cui una testimone racconta di aver visto Lodi chiedere i documenti a un migrante davanti a una farmacia di Ferrara.
Successivamente – ricostruiscono Rossi e Vitulano – Estense.com pubblica la versione dello stesso Lodi e un video, realizzato dallo staff dell’esponente del Carroccio, in cui lo stesso interrogava alcuni stranieri che avevano abusivamente occupato il Palaspecchi.
A maggio i legali di Lodi inviano una lettera alla redazione di Estense.com in cui vengono contestati tutti gli articoli, con una richiesta risarcitoria prima di 50 e poi di 100 mila euro. In agosto il sostituto procuratore ha chiesto l’archiviazione precisando che l’episodio riportato “non travalica in alcun modo i limiti di pertinenza ad un fatto di oggettiva rilevanza pubblica e di continenza verbale nell’esposizione dei fatti”. Il pm addirittura giudica privi di “un grado attendibilità adeguato i testimoni citati da Lodi perché legati a lui da stretti rapporti di amicizia e di colleganza politica”. Eppure, riferisce Estense.com che Lodi si è opposto alla richiesta di archiviazione e dunque ora il caso sarà vagliato dal giudice per le indagini preliminari.
“Al di là di una più generale considerazione – riprendono il presidente del consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna e la responsabile dell’Osservatorio regionale sulla professione – su quanto sia corretto intasare le già sofferenti aule dei tribunali con cause che tutto sembrano perseguire tranne che il fine ultimo e supremo della giustizia, ci chiediamo se ci ritroveremmo davanti a una uguale pervicacia nel caso in cui venisse approvato il disegno di legge che condanna il querelante a pagare fino alla metà di quanto richiesto al giornalista nel caso in cui la querela si rivelasse infondata”.
L’auspicio di Rossi e Vitulano è che “la dialettica tra giornalisti e politici torni nell’alveo naturale, che prevede sicuramente la controreplica, come è stata garantita al segretario Lodi, senza sfociare in battaglie legali che possano, anche involontariamente, rischiare di limitare la libertà di stampa. Ad Estense.com vanno la solidarietà e il sostegno per ogni azione di tutela del presidente dell’Ordine dei giornalisti e dell’Osservatorio regionale sulla professione”.
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