Cento
4 Febbraio 2019
Online il Museo digitale sull'emigrazione dal territorio tra '800 e '900

La ricerca delle radici centesi in un click

di Redazione | 3 min

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Cento. La ricerca delle radici centesi in un click: da ogni latitudine è da ora possibile indagare nel mondo del www le proprie origini. È on line ed è stato presentato, alle scuole medie e pubblicamente, il Museo digitale sull’emigrazione dal territorio tra ‘800 e ‘900 ‘Nulla osta per il mondo’.

«L’utilizzo delle nuove tecnologie ha consentito lo sviluppo di modalità innovative di comunicazione del nostro patrimonio culturale – archivistico. In particolare l’impiego di internet, per una tipologia così innovativa di museo, pensiamo potrà essere un imprescindibile strumento di interazione e coinvolgimento degli interessati, tenuto conto anche della distanza ‘geografica’». Ha rimarcato l’assessore ai Servizi Bibliotecari, Mariacristina Barbieri, che ha dato conto di un interesse e un’azione che partono da lontano. Nel 2010 la consultazione da parte di Claudia Tassinari e Alberto Rabboni, grazie alla segnalazione del personale dell’Archivio Storico, della documentazione inedita relativa alla richiesta di passaporti per l’estero; nel 2013 la pubblicazione del volume con dvd “Nulla osta per il mondo: l’emigrazione da Renazzo”, curato da Renzo Rabboni;  nel 2015 la creazione di un Centro Studi e Ricerca sull’emigrazione dal territorio con una piccola sezione museale con sede a Renazzo; nel 2016 nella creazione di una banca digitale relativa alla documentazione archivistica storica dell’Ufficio Anagrafe (dal 1866 al 1921). E ora il museo digitale, per creare un unico punto di riferimento, facilmente accessibile da ogni parte del mondo, dove far confluire le richieste, cercando di riuscire a fornire risposte in tempi brevi, e per dare vita a un centro di raccolta delle ‘storie’ di emigrazione.

Basta dunque digitare www.memcento.it. «Tre sono le sezioni – ha spiegato Diego Paganelli -. Registri: ovvero la digitalizzazione dei tre registri contenenti passaporti di qualche centinaio fra uomini e donne, che coprono gli anni 1898/1900 e 1926/1947. Stemmario: le immagini tratte da ‘Armi o stemmi gentilizi delle famiglie di Cento’ di Francesco Antonio Bagni redatto nel 1719 il cui originale è conservato all’Archivio Storico Comunale di Cento. Storie: i racconti e le immagini degli emigrati che sono giunte al Comune di Cento e a cui è ancora possibile contribuire inviando materiale per accrescere questo sito aperto».
L’iniziativa è stata tenuta a battesimo dall’italo americano Jim Blair, la cui nonna, Clementina Tassinari, partì a 16 anni da Renazzo per poi sposare a Plymouth nonno Ugo Breveglieri, muratore giunto negli Usa nel 1902 da San Pietro in Casale.

Questo nuovo progetto, fra i vincitori del bando regionale sull’emigrazione, è stato supportato economicamente in parte dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna – Consulta degli Emiliano Romagnoli nel Mondo, si è avvalso del parternariato del Circolo Emilia Romagna di San Paolo del Brasile, Asociation Emilia Romagna Mar del Plata, Union Regional Emilia Romagna de Buenos Aires, American Ancestors e in particolare della collaborazione, oramai consolidata, con l’italo americana Laura Alberghini Ventimiglia e Diletta Ballati: associazioni e privati che hanno aperto nuovi filoni di indagine e di approfondimento. Il raggio di ricerca si è ampliato, guardando anche ai suggestivi orizzonti dell’India e dell’Australia, mete di emigrazione con cui è in atto un fitto rapporto epistolare con i discendenti dei migranti centesi.

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