di Serena Vezzani
Cento. È stato presentato oggi in sala Zarri il Museo digitale sull’emigrazione dal territorio tra ‘800 e ‘900 ‘Nulla osta per il mondo’, organizzato dall’assessorato ai Servizi bibliotecari: un progetto che è stato selezionato dal bando regionale sull’emigrazione, e supportato economicamente in parte dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna – Consulta degli Emiliano romagnoli nel mondo.
Il museo digitale vuole porre l’attenzione su una serie di documentazioni archivistiche relative all’emigrazione, conservate in parte presso l’archivio storico del Comune di Cento: un fenomeno che ha investito anche Cento e Renazzo nei primi del Novecento, e che il museo vuole incanalare in un unico punto di riferimento, per fornire risposte in tempi brevi e dare vita anche a un centro di raccolta delle storie di emigrazione. Oltre al Museo dell’emigrazione con sede a Renazzo presso la Scuola Media e alla documentazione conservata presso l’Archivio Storico Comunale, si aggiunge così un importante tassello alla storia dell’emigrazione dal territorio.
Con il partenariato del Circolo Emilia Romagna di San Paolo del Brasile, Asociation Emilia Romagna Mar del plata, Union regional Emilia Romagna de Buenos Aires, American ancestors e in particolare della collaborazione, oramai consolidata, con l’italo americana Laura Alberghini Ventimiglia e Diletta Ballati, si sono infatti attivati associazioni e privati che hanno aperto nuovi filoni di indagine e di approfondimento, espandendosi anche agli orizzonti dell’India, dell’Australia, e degli Stati Uniti (in particolare Plymouth), mete di emigrazione con cui è in atto un fitto rapporto epistolare con i discendenti dei migranti centesi.
“Le nuove tecnologie, in particolare l’impiego di internet – spiega l’assessore Mariacristina Barbieri, – possono essere un prezioso strumento di interazione e coinvolgimento degli interessati, tenuto conto anche della distanza ‘geografica’, garantendo una visibilità e un impatto mondiali”. Ospite della serata l’italo americano Jim Blair, nipote della renazzese Clementina Tassinari e di Ugo Breveglieri, di San Pietro in Casale, emigrati nel 1906 negli Stati Uniti a soli 16 anni: “Non chiesi mai a mio nonno perché scelse proprio Plymouth e proprio l’America – racconta -, ero troppo giovane perché trovassi interessante la storia della mia famiglia. Di lui ricordo un pranzo in cui ci cucinò della pasta, e ogni volta che torno qui a Cento il mio cuore è felice”.
Il sito è già online e attivo all’indirizzo www.memcento.it: strutturato in tre sezioni, “storie”, “registri” e “stemmario”, il database online è consultabile con la funzione di ricerca, in un viaggio a ritroso nella storia per recuperare le proprie origini.
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